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(Senza casa mai più!)

Occupata questa mattina l’ex questura di via Gottardo (IV Municipio)

(12 Novembre 2007)

Alle 10 di questa mattina 50 famiglie senza casa, per un totale di oltre 120 persone – tra cui moltissimi bambini – hanno occupato a scopo abitativo l’ex questura di via Gottardo 77, nei pressi di piazza Sempione (IV Municipio). Lo stabile, abbandonato da anni ma in ottime condizioni è di proprietà della Zecca di Stato ed è quindi parte del demanio pubblico.

Gli occupanti sono aderenti al Comitato Popolare di Lotta per la Casa e al Comitato autorganizzato di Resistenza urbana; ex occupanti della Zecca di via Luigi Tosti all’Alberone e attualmente occupanti di due casali in Via di Vigne Nuove.

“L’emergenza abitativa di Roma è ormai sotto gli occhi di tutti – dicono gli occupanti -. Da mesi si parla del problema casa, dell’impossibilità di per tante famiglie di accedere a un mutuo o anche solo ad un affitto a prezzi dignitosi. Si parla degli scandali legati alla svendita del patrimonio pubblico e degli acquisti a prezzi di favore effettuati da alcuni personaggi della vita politica. Nonostante il pentolone sia stato scoperchiato nessuna risposta concreta viene dalle istituzioni; né da quelle nazionali che, con un ‘piano casa’ di proporzioni ridicole rispetto alla gravità della situazione, credono di poter coprire anni di politiche dissennate sulla casa, né dagli enti locali. Di fronte all’impossibilità di veder garantito il diritto all’abitare non possiamo attendere: la casa ce la garantiamo da soli. Ci prendiamo un altro pezzo di patrimonio immobiliare che altrimenti sarebbe stato destinato al degrado: un patrimonio che, proprio in quanto pubblico, appartiene a tutti i cittadini, in particolare a chi versa nel bisogno”.

Attualmente gli occupanti sono in attesa di un incontro con il presidente del IV Municipio con il quale avevano provato a trattare anche nei mesi scorsi in seguito all’occupazione di via Di Vigne Nuove.

“In questi mesi – dice Pina, del Comitato popolare di lotta per la casa – il Municipio non ci è stato vicino, anzi, ha più volte intimato lo sgombero dei Casali senza offrire altra alternativa praticabile. Nel frattempo, con l’arrivo dell’inverno, le persone in difficoltà abitativa che si sono rivolte a noi sono aumentate e, di fronte alla chiusura da parte delle istituzioni, non abbiamo potuto rispondere che con lo strumento che ci è proprio: la lotta per la casa. Non abbiamo nessuna intenzione di muoverci di qui, noi abbiamo bisogno di casa e questo stabile, visto il lungo abbandono, non serve a nessuno. Non riteniamo dunque, occupandolo, di sottrarlo a nessuno che ne abbia veramente bisogno. Da vuoto e inutile che era questo stabile diventa, oggi, pieno di gente e di utilità”.

Roma, 12/11/07

Comitato Popolare di Lotta per la Casa - Comitato Autorganizzato di Resistenza Urbana

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