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Nessuno spazio per il fascismo nelle scuole di Roma

(27 Febbraio 2008)

Questa mattina, ancora una volta, gli studenti e le studentesse di Roma hanno dimostrato che non ci può essere alcuno spazio per il fascismo nelle scuole della nostra città.

Si doveva infatti tenere la assemblea plenaria della Consulta degli Studenti, convocata in modo arrogante e provocatoria dal sedicente Presidente Moi, che provvedeva persino ad inviare una lettera a tutti i rappresentanti con il suo personale punto di vista sulla giornata dell'8 Febbraio, quando migliaia di studenti si sono mobilitati per impedire una strumentalizzazione vergognosa ad opera di alleanza nazionale e fiamma tricolore, portando all'annullamento di una iniziativa al teatro brancacccio ed assediando un ridicolo corteo di duecento neofascisti.

I rappresentanti della Consulta, insieme agli studenti e le studentesse della città, in almeno duecento stamattina sono rimasti sotto la sede dell'Ufficio Scolastico Regionale, in via Ostiense per poi spostarsi in corteo, lungo via ostiense e viale marconi, fino all'ex cinodromo occupato per tenere una assemblea.

Nel corso dell'assemblea, si è ribadito che il Consiglio di Presidenza della Consulta è un organismo illegittimo, in quanto eletto con rappresentanti dichiaratamente neofascisti con una votazione inficiata da brogli ed intimidazione.

Quindi gli studenti si sono dichiarati come l'unica reale Consulta degli Studenti e si aspettano le istituzioni della città di riconoscere questo dato di fatto.

La autoconvocata e democratica Consulta degli Studenti ha quindi deciso di farsi promotrice di una manifestazione contro il fascismo nelle scuole per il 25 Aprile, nonché di iniziative artistiche e culturali nel mese di Marzo.

Ha poi denunciato la gestione della giornata di oggi da parte delle istituzioni. Sia le forze dell'ordine, che hanno consentito a cinque provocatori neofascisti – tutt'altro che studenti - di tenere un proprio comizio (anche oggi i patetici individui hanno scandito "dove sono gli antifascisti", ormai dimostrando di avere seri problemi di vista) sotto la sede dell'Ufficio Scolastico Regionale mentre invece facevano pressione sugli studenti antifascisti. Sia del Direttore Sanzo, che si ostina a legittimare un organismo privo di ogni validità , rifiutando persino di rinviare la seduta di oggi per allentare la tensione.

Ha poi ricordato che i neanche cinquanta rappresentanti (su circa quttrocento) che hanno partecipato alla sedicente Consulta degli Studenti non avevano neppure il numero legale previsto dal regolamente, come testimoniato dallo stesso Sanzo, e pertanto non hanno potuto tenere la seduta prevista ed in ogni caso illegittima.

La Consulta degli Studenti, riunita all'ex cinodromo, ha infine espresso la propria solidarietà al compagno Simone, vigliaccamente aggredito la scorsa domenica sotto casa.

Ancora una volta gli studenti e le studentesse, e tutta la città di roma, hanno dimostrato che non esiste – al di là di quanto possono fare con aggressioni e brogli – alcuni spazio per i neofascisti con la loro schifosa pratica e cultura di odio, sopraffazione, intolleranza.

Consulta democratica degli Studenti di Roma
studenti e studentesse antifascisti di roma

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