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Indignados

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(18 Agosto 2011) Enzo Apicella
Manifestazione degli Indignados contro la visita del Papa in Spagna

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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SITI WEB
(L'oppio dei popoli)

La Chiesa Cattolica entra ufficialmente nelle corsie della Sanità pubblica Toscana

A quando le guardie svizzere a fianco delle partorienti e dei malati terminali?

(3 Aprile 2008)

Effetto PD sul Servizio sanitario nazionale in Toscana: Il Presidente Martini protocolla e finanzia con denaro pubblico la presenza di dipendenti della chiesa cattolica nelle corsie degli ospedali toscani

Cari concittadini/e, cari compagni/e

Una notizia orwelliana ma purtroppo vera: la Regione Toscana si accorda con la chiesa cattolica per ufficializzare e finanziare con denaro pubblico la presenza di dipendenti/addetti della chiesa cattolica nelle corsie della sanità pubblica toscana.

Nascita, malattia e morte entrano ancor di più nel business e nell'area del controllo morale e disciplinare di una associazione privata diretta emanazione di uno Stato estero.

Peggio che ai tempi di Galileo e di Giordano Bruno, nascita, malattia e morte saranno oggetto di una sorveglianza ravvicinata di emissari molto speciali della curia vaticana.

Lorsignori si vergognino

Il link alla notizia: http://www.primapagina.regione.toscana.it/?codice=26455

Sanità
Con la firma del presidente della Regione e del cardinale Antonelli
Assistenza religiosa in ospedale: rinnovata l’intesa
Un’attività svolta nel rispetto della volontà e della libera coscienza dei cittadini

01/04/2008
Claudio Martini sull'intesa per il servizio di assistenza religiosa cattolica

La Regione e la Conferenza episcopale della Toscana hanno rinnovato oggi l’intesa per il servizio di assistenza religiosa cattolica negli Ospedali del Servizio sanitario regionale. La firma del protocollo è avvenuta questa mattina nella sede della giunta, per mano del presidente della Regione e del cardinale arcivescovo di Firenze Ennio Antonelli. Diventa così operativa la nuova convenzione che disciplina vari aspetti concernenti il rapporto tra Aziende sanitarie e assistenti religiosi e una attività che, nel rispetto della volontà e della libertà di coscienza dei cittadini, è rivolta non solo ai pazienti ricoverati ma anche ai familiari e al personale delle varie strutture, compatibilmente con l’assolvimento degli obblighi di servizio. Starà ora alle singole aziende stipulare le convenzioni con l’Ordinario diocesano.
In particolare nello schema di convenzione si puntualizzano alcuni aspetti del trattamento degli assistenti religiosi, che sono assunti o a convenzione (trattamento economico, sostituzioni, ferie, malattie, formazione) e viene data più certezza rispetto al passato in materia di locali a disposizione.
Il protocollo di intesa trova fondamento nella legge 21 del 1985 che ratifica l’accordo tra Repubblica italiana e Santa sede, accordo che ha modificato il Concordato del 1929. Per quanto riguarda la Toscana la prima indicazione in materia è contenuta nel Piano sanitario 1999- 2001. Nel 2000 la giunta approvò la prima deliberazione, che fu seguita nel 2005 da un primo rinnovo.
In questi anni la giunta regionale è intervenuta in altre occasioni su questo tema. In particolare nell’ottobre del 2006 la Consulta per il dialogo interreligioso e per la pace tra le culture, istituita nel 2005 e presieduta dal presidente della Regione, ha approvato e diffuso una “Dichiarazione comune sul diritto del paziente al rispetto delle convinzioni filosofiche e religiose” in cui si afferma “il diritto di ogni paziente ad essere assistito e curato con premura e attenzione, nel rispetto della dignità umana e delle proprie convinzioni filosofiche e religiose” e si impegnano i soggetti pubblici e religiosi in essa rappresentati a cooperare “perché sia garantita ad ogni paziente una adeguata assistenza spirituale e un trattamento rispettoso delle sue convinzioni”.

Marco

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