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(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
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(Memoria e progetto)

Bertinotti dalla Rifondazione Comunista alla Rifondazione Socialista.

Congresso subito dopo le elezioni.

(6 Aprile 2008)

Fausto Bertinotti e Gennaro Migliore rompono la moratoria del dibattito interno al Prc decisa per non danneggiare la campagna elettorale e affermano pubblicamente le loro posizioni, con dichiarazioni molto pesanti e gravi sia per il danno alla campagna elettorale che per il destino del Prc e del comunismo italiano.

Bertinotti due giorni fa dichiara che “la questione di una forza socialista in Italia è un problema aperto, in questa campagna elettorale non ha una risposta soddisfacente… se la Sinistra Arcobaleno avrà successo dovrà aprire un discorso con i socialisti e la storia socialista”.

Poiché la dichiarazione è ancora un po’ ambigua, ci pensa Gennaro Migliore, capogruppo alla Camera del Prc e yes-man dell’ex-presidente della Camera, a chiarire. Ieri candidamente e schiettamente annuncia che “La Sinistra – L’Arcobaleno” deve diventare un partito unico e che questo partito si potrebbe fare anche con lo Sdi di Boselli (e Craxi e De Michelis).

C’è da ringraziare Bertinotti e Migliore, perché chiariscono finalmente (sia pure in campagna elettorale e quindi danneggiando l’esito del voto) qual è il loro progetto strategico che avevano finora tenuto più o meno nascosto: quello di costruire una forza socialista e riformista, compatibile con il sistema. Per questo hanno distrutto il Prc, con un processo di demolizione sistematica e scientifica di tutta la cultura politica comunista e antagonista, che si conclude con l’omologazione governista degli ultimi due anni, che ha dato il colpo finale.

Dalla Rifondazione Comunista alla Rifondazione Socialista, appunto, come da tempo andiamo dicendo.

A questo punto chiediamo a tutti gli iscritti del Prc e alle altre aree critiche: perché se Bertinotti può affermare tranquillamente che “la questione di una forza socialista in Italia è un problema aperto, in questa campagna elettorale non ha una risposta soddisfacente” e Migliore invita addirittura Boselli in un nuovo futuro partito socialista, noi non possiamo dire, contemporaneamente alla difesa e al rilancio del Prc e della rifondazione comunista, che se c’è una questione aperta in Italia questa è la questione di una forza comunista, come si vede proprio da questa campagna elettorale ?

Non si può più andare avanti così. Dopo le elezioni, bisogna fare immediatamente il congresso interrotto e rinviato, dando finalmente la parola agli iscritti. Non si può più rinviare il chiarimento definitivo su queste due opzioni fondamentali: se si vuole fare un partito socialista e riformista o un partito comunista e antagonista al capitalismo.

Leonardo Masella, dell’esecutivo nazionale dell’Area dell’Ernesto.

Fonte

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Commenti (3)

Ancora una volta Bertinotti dimostra di aver cervello

ancora una volta Bertinotti dimostra di aver più cervello degli altri.
Come si può criticare l'apertura di Bertinotti al partito Socialista e come è possibile pensare ad un partito unico della sinistra lasciando fuori il partito socialista.
Cari compagni qui il problema non riguarda Boselli,Craxi o de Michelis ma un partito che volente o nolente ha rappresentato la storia della sinistra italiana,un partito che è stato al fianco dei lavoratori,un partito impegnato in grandi questioni sociali .
Il vero problema ,la vera sfida della sinistra Italiana è quella di riuscire a costruire un partito agile,moderno, ispirato da logiche riformiste, progressiste laiche ed ambientaliste e non la salvaguardia di vecchi stereotipi della sinistra .
Il mio pensiero corre inevitabilmente a Rasmussen a Socrates a Segolene Royal a Zapatero anche questi sono Socialisti e forse sono più a sinistra di noi.

(6 Aprile 2008)

Geronimo59.a@libero.it

Opportunismo?

In risposta al compagno Geronimo.
Perdona la mia ironia, ma in Italia manca anche una forza monarchica, anch'essa parte - seppur nefasta - della storia italiana quanto il partito socialista. Toccherà dunque a Bertinotti costituirla? Lascia che il partito socialista lo rifondino i socialisti, e quello comunista i comunisti! La lettera del compagno dell'Ernesto dice una cosa a mio modo di vedere molto condivisibile: Bertinotti è voluto "entrare nel sistema", ovverosia degradare le sue rivendicazioni da alternative a competitive, scelta sintetizzata da quello slogan ormai diffuso di critica/adesione alla sua posizione, ovvero la “lotta per un capitalismo dal volto umano”!
Questo è l'aspetto fondamentale della critica di molti compagni, fra i quali il sottoscritto. Il resto è marginale.
Ed è per questo che non mi rimane, almeno nel voto - fermo oppositore dell'astensionismo - che spostarmi verso Ferrando.
Infine, come una maledizione, concludo riportando quella battuta di cui spesso si è servito lo stesso Bertinotti: "finché ci sarà il capitalismo un comunista nasce sempre".

Saluti

(8 Aprile 2008)

Niccolò Zanotelli

niczano@hotmail.com

migliore e bertinotti hanno ragione!!!

E' ora di smetterla con le divisioni e di cogliere l'occasione del vuoto lasciato dallo scioglimento dei DS per costruire una grande forza socialista, unitaria e di governo in italia, della quale si sente un grande bisogno. le forze dell'attuale sinistra l'arcobaleno devono perseguire questa strada se vogliono veramente difendere i diritti dei lavoratori, dei pensionati e in generali dei più deboli. mi auguro che la luce dell'arcobaleno illumini le menti di tutti.

(8 Aprile 2008)

giulio capozzolo

giucap51@libero.it

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