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Napolitano a Tel Aviv

Napolitano a Tel Aviv

(16 Maggio 2011) Enzo Apicella
Napolitano a Tel Aviv il giorno della Nabka

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Fiera del Libro Torino 2008

(13 Maggio 2008)

Hanno cancellato “democraticamente” lo spazio inizialmente concesso fuori del Lingotto, per limitare la voce di dissenso a Israele ospitato con “onore”alla fiera del libro.

La presenza dello stato d’Israele voluta dagli organizzatori della fiera e dalle autorità italiane per festeggiare il 60° della sua nascita conferma quanto forti sono gli interessi politici tra l’Italia e Israele.

Come spesso accade, gran parte della cultura, dell’informazione, della politica asservita agli interessi forti, nasconde e mente su realtà di disumana violenza e oppressione: è il caso di quanto i proletari e le masse povere palestinesi stanno vivendo da 60 anni, cacciati dalle loro terre, massacrati e discriminati dallo stato sionista israeliano.

Quel 15 maggio del 1948, data in cui Israele proclamò la propria costituzione in Stato, in terra di Palestina segna l’inizio della “Nakba”, la Catastrofe.

Da allora centinaia di migliaia di palestinesi vengono martoriati con azioni degne del più crudele colonialismo e del più disumano razzismo, che producono reazioni di resistenza in forme anche estreme, come sempre avviene, con l’obbiettivo di far cessare questa oppressione, nella speranza che giunga il giorno di una vita normale. Da allora anche migliaia di ebrei combattono la politica sionista coloniale e di apartheid del loro governo e spesso per questo si trovano costretti all’esilio.

Un vergognoso Muro dell’Apartheid con centinaia di chek-point, che rendono difficile qualsiasi spostamento anche di pochi chilometri, testimonia ancor più la drammatica situazione di discriminazione e di umiliazione in cui vive il popolo palestinese.

In questi mesi lo Stato di Israele sta imponendo un crudele embargo a Gaza, trasformandola in un campo di concentramento, con poca acqua, pochi viveri, poche medicine, creando ad arte una situazione insostenibile per poter reprimere ogni reazione con attacchi continui da parte dell’esercito israeliano, con centinaia di vittime, donne, vecchi e bambini .

Nonostante ciò lo stato di Israele viene presentato come vittima, il lento genocidio palestinese come necessaria difesa, chi lo critica tacciato di antisemitismo.

I proletari e le masse povere israeliane e in particolare quelle palestinesi subiscono l’apartheid e le azioni neocolonialiste della politica sionista, espressione dei potentati finanziari della borghesia israeliana, oltre che espressione della lunga mano dei paesi imperialisti occidentali che di tale politica traggono vantaggi nel controllo dell’area mediorientale.

Il nostro appoggio va a quelle masse israeliane e palestinesi affinché sviluppino tra loro tale solidarietà e lottino insieme per scrollarsi di dosso lo stato sionista israeliano e l’influenza della corrotta borghesia araba, per giungere a un unico paese perlomeno democraticamente governato dai due popoli, nella prospettiva del superamento di ogni contrapposizione e divisione nazionale .

La nostra lotta contro l’imperialismo italiano alleato dello stato sionista israeliano in questa occasione rappresenta il vero contributo internazionalista per sostenere la lotta di emancipazione delle masse proletarie e povere che vivono in terra di Palestina.

Uno stato colonialista e razzista non può essere ospitato “con onore” a un evento culturale come la Fiera del Libro!

No all’apartheid – No al colonialismo

Due popoli, un solo paese

Parità di diritti per ebrei e palestinesi


Circolo internazionalista - http://www.lottainternazionalista.org
Red link - red_link@tiscali.it
Corrispondenze metropolitane - cmetropolitane@yahoo.it

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