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Libro verde

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(26 Agosto 2010) Enzo Apicella
"The Negro Motorist Green Book" era la guida che permetteva ai Neri di viaggiare negli Usa segregazionisti utilizzando le poche strutture (mezzi di trasporto, alberghi, ristoranti, negozi...) che non negavano loro l'accesso.

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Fuori il Mossad dalla Colombia!

volantino diffuso al corteo per la Palestina del 10/5 a Torino

(11 Maggio 2008)

A sessant’anni dalla nascita/imposizione dello Stato d’Israele, assistiamo ad uno dei più terrificanti e meticolosi genocidi che la storia contemporanea abbia mai partorito: quello ai danni del popolo palestinese per mano del sionismo e dei suoi complici internazionali.
I popoli arabi in particolare e del mondo in generale conoscono e condannano il ruolo illegittimo e criminale d’Israele nella regione mediorientale, teatro d’interessi strategici e cruenti conflitti che condensano tutte le contraddizioni tra imperialismo ed antimperialismo, politiche neocolonizzatrici e lotte di liberazione nazionale. Ciò che spesso è meno noto all’opinione pubblica, è il ruolo degli apparati sionisti in altre aree del pianeta, a partire dall’America Latina e dal paese in cui, all’interno di essa, maggiore è il livello di scontro tra le forze popolari e rivoluzionarie e l’imperialismo: la Colombia.
La Colombia, paese che vive un conflitto sociale ed armato da oltre 50 anni e dove la presenza di immense risorse naturali e materie prime rappresenta un obiettivo irrinunciabile per le grandi compagnie multinazionali statunitensi (ma non solo), è governata da un’oligarchia tanto sanguinaria quanto asservita ai dettami della Casa Bianca. Nella guerra sporca e di bassa intensità articolata dal Pentagono in Colombia fin dagli anni ’50, il ruolo di mercenari ed apparati israeliani è stato tutt’altro che di second’ordine. Ad esempio, negli anni ‘80 unità sioniste contribuirono a addestrare i gruppi paramilitari, strumento del terrorismo di Stato. Uno dei comandanti di quelle unità era l’ex colonnello delle forze speciali israeliane Yair Klein, mercenario di professione e titolare della società di sicurezza “privata” Spearhead Ltd. Nonostante un mandato di cattura internazionale emesso dall’Interpol, costui scorrazzava liberamente tra gli Stati Uniti e il suo paese d’origine, muovendosi indisturbato per il mondo (Messico, Sierra Leone, Asia, ecc.) grazie ai servizi resi ai due rispettivi governi imperialisti.
Klein (al pari dei suoi compari israeliani Teddy Melnick, Miram Nir, Arik Afek, Izhack Meraiot e Auraam Tzedaka) non era un cane sciolto, nonostante si presentasse come un “libero battitore” nel settore della sicurezza privata; era l’uomo-chiave mandato da Israele per elevare qualitativamente la presenza del Mossad in Colombia, oltre che per formare -su richiesta dell’Esercito colombiano- i paras in tecniche di tortura ed eliminazione degli oppositori al regime (ad esempio squartando le vittime con la motosega).
Dal 2005 Israele è tra i primi fornitori di armi alla Colombia, la quale destina il 65% della spesa pubblica alla guerra, tanto che l’80% dei funzionari e dipendenti pubblici lavorano nel settore militare e della difesa.
Con un investimento di oltre 160 milioni di dollari il Ministro della Difesa, Juan Manuel Santos, ha recentemente firmato un contratto con Israele per l’acquisto di 24 aerei supersonici da guerra K-FIR, che andrebbero a potenziare l’azione militare contro una guerriglia delle FARC che le forze armate del regime colombiano, pur avendo con il Plan Colombia triplicato il numero dei loro effettivi e lanciato giganteschi operativi militari, non riescono a sconfiggere. La stretta e tenebrosa collaborazione tra Tel Aviv e Bogotá, che riguarda anche tecnologie di punta satellitari, sofisticate apparecchiature elettroniche nel campo delle telecomunicazioni e la trasmissione e condivisione di dati d’intelligence, aumenta nella misura in cui lo stato colombiano gioca ogni giorno di più il ruolo “d’Israele dell’America Latina”, assegnatogli dagli USA nella destabilizzazione/aggressione ai danni del Venezuela bolivariano e degli altri processi progressisti e rivoluzionari nel continente.
Per questa ragione, il nemico dei popoli palestinese e colombiano è comune, e si chiama imperialismo sionista. Anche per questo i vincoli di solidarietà internazionalista e stima reciproca tra le resistenze dei due popoli sono storici, e al tempo stesso più vivi che mai.
Esprimiamo con determinazione la nostra solidarietà al popolo palestinese che da oltre 60 anni subisce l’aggressione israeliana, condanniamo con forza l’occupazione dei territori e i continui raid che assassinano sempre più civili, in prevalenza donne e bambini.

- Solidarietà ai combattenti palestinesi e colombiani!
- Fuori l’imperialismo sionista dal Medio Oriente e dall’America Latina!

Associazione nazionale Nuova Colombia
http://www.nuovacolombia.net

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