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(25 Maggio 2008)
E’ stato sottovalutato il primo Consiglio dei Ministri, svolto nei giorni scorsi a Napoli, dal nuovo governo del Cavaliere. Tutti i provvedimenti varati – a partire da quelli afferenti alla cosiddetta emergenza/rifiuti al Pacchetto Sicurezza ed alle misure per la detassazione degli straordinari – sottendono ad una modalità di gestione dell’amministrazione fortemente autoritaria e dispotica. Se a questo quadro sommiamo il profilo bipartizan incarnato dal Partito Democratico possiamo scorgere il delinearsi di una linea di condotta, ispirata dai poteri forti del capitale, la quale già è all’opera con il pugno di ferro contro qualsiasi forma di opposizione sociale.
Quello che accade a Chiaiano, a Marano, ciò che si prepara nelle altre località della Campania è il sostanzioso antipasto repressivo e di aperta criminalizzazione del dissenso con cui impatteremo sempre più spesso. Una situazione – possiamo esserne certi – che si ripeterà in ogni contesto in cui si svilupperanno mobilitazioni contro i variegati effetti antisociali delle politiche governative. Da questo punto di vista sono avvisati gli abitanti della Val di Susa, i cittadini di Vicenza, i No Koke, i No Mose, i No Ponte oltre, naturalmente, i lavoratori, i precari ed i migranti che osassero organizzarsi in difesa delle loro condizioni di vita e di lavoro.
E’ evidente – quindi – che il peso politico e materiale di una battaglia tesa a costruire un argine a questa deriva populista e securitaria non può essere lasciato esclusivamente sulle spalle delle lotte popolari in Campania. Il nuovo contesto politico presenta in maniera palese elementi di novità inediti – conseguenza, comunque, del riverbero antisociale in Italia degli effetti dell’accentuata competizione globale – i quali necessitano di una risposta ampia, articolata ed adeguata politicamente alla posta in gioco complessiva.
Da subito occorre non lasciare sole le popolazioni della Campania e rompere l’accerchiamento mediatico e politico contro queste mobilitazioni. L’Appello per una Manifestazione a Napoli, per il prossimo 1 Giugno, deve essere raccolto e generalizzato facendo incontrare tra loro i protagonisti di quelle vertenze le quali, in questi ultimi anni, hanno alimentato la diffusa ostilità contro il modello di sviluppo capitalistico e le sue svariate produzioni di morte.
Nella vicenda di Chiaiano, nei suoi possibili esiti possiamo intravedere il prossimo corso delle lotte e le possibilità di collegarle per davvero in quella idea/forza di Patto di Mutuo Soccorso ancora tutto da stabilizzare organizzativamente e renderlo operativo praticamente.
25/5/08
La Rete dei Comunisti
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