Capitale e lavoro :: La tolleranza zero

La caccia a immigrati, Rom e oppositori sociali è aperta

(25 Maggio 2008)

Chi è in buona fede non può negare che ci sono immigrati o Rom che commettono reati, come spaccio di stupefacenti, furti, violenza sessuale, omicidi. E nemmeno che gli stessi reati vengono commessi da italiani. E neppure che la grande criminalità mafiosa, la quale commette crimini di ogni tipo, è apparentata con pezzi importanti delle istituzioni, del sistema dei partiti di destra e del mondo economico, proprio quelli che più accusano Rom e immigrati. Ma, a leggere e ascoltare i mezzi di informazione o i discorsi dei partiti di destra, dell’UDC e dello stesso PD, la criminalità è sostanzialmente targata immigrati e Rom.

La destra, dopo aver vinto le elezioni con questa menzogna che ha seminato il terrore tra i cittadini, sta passando ai fatti con provvedimenti legislativi tesi a colpire ferocemente gli immigrati e i Rom, già per altro perseguitati da squadroni di camorristi, di fascisti di AN o Forza Nuova, di leghisti, i quali hanno incendiato le loro dimore e messo in pericolo la loro vita, quella dei bambini in primo luogo. Spesso sotto l’occhio benevolo delle forze di polizia.

Così, qualche decina di migliaia di famiglie Rom sono state costrette a spostarsi di città in città, accolte dappertutto dallo stesso odio di chi aveva provocato l’inizio della loro persecuzione. Un odio della stessa fatta di quello riservato loro 60-70 anni fa dai nazisti di Hitler, che erano ancora più sbrigativi dei vari Berlusconi, Fini e Bossi nostrani, perché li avviavano direttamente ai campi di sterminio e ai forni crematori, dove sono stati uccisi col gas 500mila di loro, insieme a centinaia di migliaia di omosessuali, Testimoni di Geova, oppositori politici (comunisti, socialisti, democratici), insieme a 6milioni di Ebrei.

Dopo l’approvazione di nuove norme che disciplineranno l’immigrazione clandestina come reato e anche come aggravante in caso di commissione di reati di qualsiasi tipo (con pene di anni e anni di galera); che porteranno da 2 mesi a 18 mesi la detenzione (senza nemmeno l’ombra di un processo!) nei cosiddetti Centri di Permanenza Temporanea (CPT) per gli immigrati senza documenti, in attesa di individuare il loro Paese di origine, dove rispedirli; che affideranno ai Prefetti i poteri straordinari per arrivare alla “soluzione finale” coi Rom – dopo che sarà entrato in vigore tutto quest’arsenale anticostituzionale, il Governo scatenerà la caccia a questi nostri terribili nemici e ci libererà dai mali che ci affliggono: l’ingiustizia sociale, i salari e le pensioni di miseria, la disoccupazione e il lavoro precario, le morti e gli infortuni sul lavoro, il regime da caserma che viviamo sul posto di lavoro, la rapina del caro-vita, del mutuo per la casa, dell’affitto (e poi, e poi … )!!!

Una caccia che non sarà continua -ci si può scommettere!- e che servirà di tanto in tanto a far vedere al popolo italiano che il Governo mantiene gli impegni presi in campagna elettorale.

Non sarà continua, perché la stragrande maggioranza delle centinaia di migliaia di clandestini servono egregiamente alle aziende, visto che sono in Italia per lavorare (come risulta alla Caritas e all’Istituto di Statistica). Infatti, lavorano “in nero” presso padroni che così possono retribuirli con paghe di fame, senza che essi abbiano alternative (non facili neppure per le centinaia di migliaia di lavoratori italiani “in nero”, figuriamoci per loro che, senza un lavoro regolare, non possono avere il “permesso di soggiorno” e quindi si trovano in una condizione di illegalità: clandestini, appunto).

La clandestinità fa bene al padrone, insomma, e fa bene a chi c’ingrassa politicamente facendola apparire (attraverso mezzi d’informazione spacciatori di falsità) come la responsabile delle difficoltà in cui ci dibattiamo.

Ma, allora, i nostri nemici sono i clandestini o sono invece il sistema delle aziende, il sistema governativo che è al loro servizio (lo ha detto Berlusconi ai padroni di Confindustria: “il vostro programma è il mio”. Più chiaro di così!), il sistema di quei partiti che, dal Governo come dall’opposizione, con le aziende vanno a braccetto?

Del resto, il programma repressivo e forcaiolo del Governo riguarda anche le espressioni della protesta sociale, riservando dosi massicce di galera a chi occupa strade, ferrovie, porti e aeroporti durante iniziative di lotta: oggi i cittadini della Campania contro il disastro dell’immondizia, domani gli abitanti della Val di Susa di nuovo contro la TAV, o quelli di Vicenza contro la nuova base USA, o i metalmeccanici contro l’arroganza di padroni come Emma Marcegaglia, nuovo capo di Confindustria.

Ce n’è di che ragionare con la propria testa, per unirsi tra amici veri contro i veri nemici!

CONFEDERAZIONE COBAS - Pisa