">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Un fil di fumo

Un fil di fumo

(10 Maggio 2010) Enzo Apicella
La riunione straordinaria dell'Ecofin vara un piano di aiuti di 500 miliardi di euro per la Grecia e gli altri paesi europei in crisi

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Ci vogliono come burattini al servizio delle imprese!

L’opera di denigrazione e criminalizzazione dei dipendenti pubblici prosegue senza sosta.

(4 Giugno 2008)

L’obiettivo di questa campagna non e’ quello di razionalizzare e rendere più utili per la collettività i pubblici servizi, ma al contrario quello di limitarli, disarticolarli, smantellarli per renderli funzionali agli interessi degli industriali, e non concorrenziali con i servizi (tutti a pagamento) che verranno forniti dai privati.

Il Ministro Brunetta, continuatore delle politiche di denigrazione dei dipendenti pubblici impostate già dal precedente governo Prodi, non fa altro che utilizzare lo strumento del linciaggio di un’intera categoria per fini politici.
Lo scopo di questa campagna mediatica è quello di asservire le amministrazioni pubbliche, sganciandole dalla propria naturale funzione sociale, al primato dell’azienda.
Così, da anni assistiamo alla esternalizzazione di servizi essenziali, alla ricerca sistematica di consulenze esterne, agli appalti fuori controllo, senza che si faccia mai il bilancio razionale dei costi delle prestazioni erogate dai privati, perché vige il dogma intoccabile del “libero mercato”. E si fa passare l’idea dell’inefficienza degli impiegati pubblici, nascondendo le responsabilità di quella classe politica che ha diretto da sempre l’amministrazione dello Stato, con leggi, regolamenti, disposizioni farraginose e contraddittorie, con incapacità ed irresponsabilità.
Oggi si vuol imporre un modello contrattuale ancor più flessibile, anche dal punto di vista salariale, con l’avvallo dei sindacati concertativi, Cgil Cisl Uil Ugl, che comporterà lo svuotamento di contenuti del contratto nazionale di lavoro, attraverso la territorialità, la variabilità dei parametri di valutazione e di erogazione degli aumenti, peraltro già bloccati dalla triennalizzazione della scadenza del contratto e dall’inflazione programmata (sempre inferiore a quella reale).
E chi deciderà se ci dovranno essere erogati gli aumenti, se non quella stessa dirigenza responsabile di favoritismi, personalismi, parzialità e mancato riconoscimento del lavoro svolto?

A fronte a questo sfacelo, occorre un sindacato che non si sia compromesso e non sia complice di queste politiche. Le RdB/CUB, che si sono sempre battute a difesa dei lavoratori, non lasceranno passare queste controriforme senza una adeguata mobilitazione organizzata.

RdB CUB LIGURIA

5139