Imperialismo e guerra :: Afghanistan occupato

Pakistan: Missili americani colpiscono scuola coranica

(24 Ottobre 2008)

È salito a 11 il bilancio provvisorio delle vittime, di cui almeno quattro deceduti, dell'attacco aereo, probabilmente statunitense, avvenuto questa mattina (giovedì ndr) nel nord-ovest del Pakistan, vicino alla frontiera con l'Afghanistan

Stanotte (giovedì, ndr), intorno alle 2,25, due droni, aerei senza pilota, hanno lanciato tre missili su una madrassa, antica scuola coranica uzbeke, nel villaggio di Dandi Darpakhel, nei pressi di Miranshah, la principale città del distretto del Waziristan del nord. Al momento si parla di undici morti certi, tutti studenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni, e alcuni feriti anche gravi.

Secondo alcune testimonianze raccolte dall'emittente "Geo TV, i missili erano indirizzati contro un leader talebano, Yalaludìn Haqqani, amico di Osama Bin Laden, che vive nel villaggio con la famiglia e che ha fondato la scuola coranica oggetto dell'attacco. Haqqani è un veterano dei mujahidin e avrebbe combattuto contro l'Unione Sovietica per conto degli StatiUniti.

Un funzionario dell'Intelligence ha dichiarato che nessun dirigente di Al Qaeda o alto comandante talebano è rimasto coinvolto nel raid staturitense. I bombardamenti missilistici attribuiti alle forze armate americane presenti in Afghanistan sono da considerare, ormai da mesi, una consuetudine nelle zone tribali pachistane che si estendono lungo la frontiera e che, secondo Washington, sono il covo preferito di talebani ed estremisti islamici legati alla rete di Al Qaida e, di conseguenza, a Osama bin Laden.

Gli Stati Uniti è l'unico paese che opera in questa regione e che può sferrare attacchi missilistici utilizzando i droni, quindi, la paternità dell'incursione può essere considerata quasi certamente americana. Di questo non hanno dubbi né i responsabili della sicurezza pachistana né la popolazione locale.

Dopo le molte incursioni ricevute nelle ultime due settimane, il Parlamento pachistano era corso ai ripari, poche ore prima di quest'ultimo attacco, chiedendo al Governo di impegnarsi di più per mettere fine a questi assalti Usa sul suolo pachistano. Da oggi, ha dichiato il presidente del Pakistan, Asif Alì Zardari, le incursioni americane non saranno più tollerate. Zardari già in passato aveva preso le distanze dalla politica pro-americana del suo predecessore Pervez Musharraf e questo tragico episodio non farà che peggiorare i già difficili rapporti dei due paesi. Le autorità militari americane, intanto, non hanno rilasciato alcun commento sull'accaduto.

23 ottobre 2008, 18:33

P.P.