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Finanze d'alto bordo

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(27 Novembre 2011) Enzo Apicella

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Morte della speranza

(24 Ottobre 2008)

Ti avvicini ad un tabacchino e nel raggio di venti metri trovi gente intenda a grattare un pezzetto di carta colorata con occhi ansiosi e dita febbrili. Si tratta di povera gente, spesso poverissima che sottrae qualche euro prezioso alla sua sopravvivenza per tentare la fortuna. I bingo, introdotti nei quartieri durante un governo D'Alema, oggi saldamente controllati dalla mafia, tengono inchiodati al tavolo per giornate intere centinaia e centinaia di massaie e di

pensionate. La speranza è di fare una vincita e magari comprare un chilo di carne di quella buona, bovina, non la solita coscia di pollo che non sa di niente e fa addirittura il brodino amaro. Le slot machines hanno raggiunto financo i rioni popolari si trovano dappertutto. Spesso vengono sequestrate dalla finanza perchè truccate. Sono affollate da giovani e da stranieri spesso da cinesi che sembra abbiano una predilizione per questo gioco quasi sempre truffaldino (i gestori svuotano le monete accumulate e lasciano qualcosina a qualche raro vincitore).

Lo Stato gestisce poi grandi lotterie. Ieri è stata annunziata a Catania la vincita di cento milioni di euro (duecento miliardi di vecchie lire?) che ha fatto subito crescere la vendita di biglietti per il prossimo fatidico sei. Tra parentesi: ho qualche sospetto

sulla reale esistenza di un vincitore dal momento che la vincita avviene a Catania recentemente beneficiata di un generoso intervento del governo per impedire il fallimento del Comune. Dubito che non si tratti di una simulazione.Bisognerebbe rendere obbligatoria l'identità del vincente per sapere se si tratta di una vera vincita.

L'Italia ha sempre avuto il gioco, il tentare la fortuna ma mai come oggi. Il gioco era una caratteristica quasi locale di Napoli con relativi libri di cabala e interpreti dei sogni del calibro di Eduardo De Filippo. Era una espressione della cultura popolare e non era cosi triste come è diventato ai nostri giorni. La massaia fa la cresta a se stessa, risparmia sulla spese per avere qualche euro da giocare. Lo scopo principale della scommessa è quello di avere qualche soldo in più da spendere in casa. La povertà che si è abbattuta su milioni di famiglie operaie e del piccolo ceto medio è davvero pesante.Tutto aumenta di giorno in un giorno a salari e pensioni fermi e condizione generale precaria senza futuro.

La tristezza, l'inquietudine, l'umiliazione sono sempre più comuni, più visibili.

Intanto, la destra al governo ha messo in opera vere e proprie squadre di guastatori. Sacconi lavora intensamente alla distruzione del diritto del lavoro fino al limite estremo di intaccare diritti garantiti a livello internazionale.Attraverso lo zuccherino di qualche spicciolo in più a Natale detassa la tredicesi ma ed infligge un colpo terribile alle risorse del

welfare mentre fa capire che solo cosi e non attraverso miglioramenti salariali si può ottenere qualcosa; anche le pensioni sono nel suo mirino ed in quello di Cazzola; la Gelmini taglia otto miliardi a tutto il sistema scolastico di ogni ordine e grado e prefigura il declino della scuola pubblica a vantaggio di forme selvagge di colonizzazione (fondazioni) e privatizzazioni.

La sanità è stata privata dei mezzi per l'ordinaria assistenza e si avvia anche qui verso livelli bassissimi (eravamo il secondo sistema sanitario del mondo). Le pensioni sono già state ridotte a prestazioni insignificanti. I nostri figli non avranno più del trenta per cento del loro salario medio. Questi guasti vengono accompagnati da intense campagne di diffamazione dei lavoratori (fannulloni, baroni,assenteisti...)che servono a tenere ferma l'opinione pubblica a disgustarla di quanti si vuole che vengano lasciati soli ad affrontare la scure reaganiana del governo.

La società liberista nella quale viviamo è un fallimento sociale, una catastrofe. Il mercato non esiste ed i cittadini consumatori debbono acconciarsi a pagare quanto viene loro richiesto dal farmacista all'assicuratore. Lo Stato colonizzato da una destra vorace riduce progressivamente i servizi pubblici dalla scuola alla sanità alle pensioni alla possibilità di accedere a posti di lavoro nuovi. Milioni e milioni di lavoratori sono ridotti al precariato ed impoveriti da salari sempre più bassi.

La cosa peggiore di questa desolazione è una opposizione che, se vincesse le elezioni, farebbe più o meno le stesse cose che sta facendo questo governo di destra.

Pietro Ancona

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