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(29 Aprile 2010) Enzo Apicella

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I gruppuscoli neofascisti che scorrazzano indisturbati per le vie di Roma

(7 Novembre 2008)

Dodici identificati - non era cosa difficile vista l’autopubblicità - fra cui il caporione di Casa Pound Iannone, per tutti la Digos oggi ha effettuato il fermo. La vicenda della “passeggiata” notturna nei locali Rai del gruppo neofascista vicino al Blocco Studentesco potrà assumere dunque risvolti giudiziari se la magistratura individuerà i conseguenti reati. I più pericolosi restano le minacce rivolte ai giornalisti della redazione di Chi l’ha visto? Contestualmente s’era svegliato anche il governo che per bocca del sottosegretario all'Interno Francesco Nitto Palma dichiarava quel che tutti sapevano da giorni “All’azione hanno partecipato una quarantina di giovani, abbigliati con giubbotti e caschi che si sono introdotti nella sede dopo aver saltato i tornelli, lanciando pomodori e ortaggi contro gli uffici durante il passaggio. Il gruppo è entrato alle 0.37 ed è andato via dopo cinque minuti. Al momento dell'irruzione uno dei giovani si è rivolto a una guardia giurata dicendo testualmente “Non ce l'abbiamo con te ma con Chi l'ha visto? Gli autori del programma hanno denunciato di aver ricevuto quattro telefonate minatorie da parte di un uomo che si è qualificato come appartenente a Forza Nuova. Indagini sono in corso per valutare i profili della tutela della libertà d'informazione”.

Mentre il leader di Forza Nuova Fiore s’affanna a tener fuori dal raid la sua organizzazione, che pure cinque anni or sono s’era distinta nell’incursione negli studi di Telenuovo per randellare il mussulmano Adel Smith reo di posizioni anticristiane, rimane il fatto che due telefonate minatorie sono partite da utenze registrate a nome proprio di Roberto Fiore. Sarà il caso che i magistrati indaghino sulla casualità. Indaffaratissimo Fiore ha dovuto anche smentire la paternità di un ulteriore “avvertimento”: uno striscione rivolto al direttore de La Repubblica Ezio Mauro. Il manifesto a caratteri cubitali diceva “Direttore: basta odio e falsità” ed era affisso in una storica zona nera della capitale, i Parioli, dove il giornalista abita. Come nel caso di Federica Sciarelli, che aveva mostrato immagini dei pestaggi operati a piazza Navona nei confronti di studenti di sinistra dai neofascisti del Blocco Studentesco, avranno indisposto gli squadristi anche le dichiarazioni rilasciate dal giornalista Curzio Maltese presente ai fatti e mandate in audio sul sito web de La Repubblica.

Gli oltranzisti del fascio se la prendono anche col camerata Alemanno che nella veste istituzionale di sindaco ha dovuto ammorbidire linguaggi e frequentazioni. E sull’ennesimo striscione di odio l’accoppiano al presidente della Comunità ebraica “Alemanno-Pacifici: Roma-Auschwitz sola andata!" recitava la scritta affissa sul ponte Pietro Nenni, luogo solito di affissioni fasciste nella zona Prati. La firma Militia cataloga un gruppo su posizioni neonaziste. In questo vergognoso clima cittadino il deputato europeo Claudio Fava ha richiamato il ministro dell’Interno al suo compito. “Si fermino – ha detto - una volta per tutte questi scatenati squadristi. Non se ne può più dei gruppuscoli neofascisti che scorazzano indisturbati per le vie di Roma. Una settimana fa i mazzieri in Piazza Navona contro gli studenti medi, poi la gravissima irruzione alla sede Rai di via Teulada e le minacce alla redazione di Chi l’ha visto? Ora nuove scritte antisemite contro il sindaco e la comunità ebraica e uno striscione contro il direttore de La Repubblica: siamo ben oltre il livello di guardia. La città, le forze politiche democratiche non possono sopportare questo susseguirsi di episodi”. Episodi che vengono da lontano. Nei mesi scorsi aggressioni e omicidi ci sono già stati, ricordiamo per tutti Renato Biagetti. E’ ora che i mazzieri, prima di ritrasformarsi in assassini, non abbiano più agibilità di piazza né enclavi. Un suggerimento: cosa s’aspetta a chiudere Casa Pound?

6 novembre 2008

Enrico Campofreda

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