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(8 Marzo 2010) Enzo Apicella
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(Palestina occupata)

Il compagno Abu Wadih : la Resistenza è un nostro diritto e continuerà

(9 Febbraio 2009)

Il compagno Abu Wadih, portavoce delle Brigate Abu Ali Mustafa (BAAM), braccio armato del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, ha sottolineato che il nostro popolo Palestinese ha il diritto di esercitare tutte le forme e i mezzi di lotta per acquisire i suoi diritti, sottolineando che tutte le nostre possibilità devono essere tenute aperte al popolo senza restrizioni di fronte alla continua occupazione criminale.

Abu Wadih, in un'intervista televisiva del 3 febbraio 2009, ha rimarcato che la barbarica aggressione nella Striscia di Gaza era un attacco da parte di un brutale occupante a tutto il popolo Palestinese, non uno scambio di fuoco tra due parti uguali.
Egli ha dichiarato che la posizione del Fronte e delle BAAM era chiara riguardo al cessate il fuoco – che la resistenza continuerà fino a quando continuerà l'occupazione, incluso l'assedio di Gaza e la chiusura dei valichi .
Il compagno Abu Wadih ha sottolineato che la resistenza Palestinese è centrale nella vita del popolo, non isolata dal popolo, come nel caso di tutti i movimenti di liberazione nazionale. L'occupante, ha notato, tenta di usare questo come pretesto per giustificare i suoi massicci bombardamenti e massacri contro il nostro popolo, gli attacchi sui civili e tutti i tipi di armamenti, incluse le armi vietate a livello internazionale, inclusi i tanks, aerei, navi da guerra bombe e missili. Il mondo intero, egli dice, è testimone dei crimini commessi dall'occupante a Gaza e denuncia la totale falsità delle rivendicazioni sulla "condotta etica" sionista. A livello internazionale, la popolazione mondiale ha espresso un massiccio sostegno popolare al nostro popolo sotto aggressione e sotto assedio.

L'occupante ha tentato di distruggere la resistenza, ha detto Abu Wadih, comunque, siccome la resistenza Palestinese è popolare, non può essere isolata o distrutta. La resistenza Palestinese è principalmente basate sulle masse popolari, per il diritto del popolo Palestinese alla liberazione e all'auto-determinazione, e nel tentativo di distruggere questi diritti fondamentali, l'occupante bombarda bambini, anziani, scuole, case ed istituzioni sociali – tuttavia ha incontrato ancora solo fermezza e non ha mai sconfitto la resistenza.

Il compagno Abu Wadih ha sottolineato che i missili contro l'occupazione sono continuati nonostante tutti gli attacchi dell'occupante, facendo notare che i razzi non sono prodotti nelle fabbriche di armi tradizionali, ma spesso con un semplice processo di manifattura, e che l'occupante ha tentato di compensare ciò attraverso vittorie fittizie e ha tentato di nascondere i sui crimini a Gaza.

Egli ha rilevato che Stati Uniti e Gran Bretagna hanno continuato a supportare e rafforzare l'occupante massacro dopo massacro, fornendo un sofisticato arsenale militare, mentre il popolo Palestinese ha dovuto sviluppare tutte le forme e i modi di resistere all'occupazione di fronte a questa macchina da guerra, durante sessant'anni di occupazione e diaspora. Egli ha fatto notare che non ci sarà alcun bisogno della resistenza una volta che il nostro popolo sarà stato liberato e potrà tornare nella nostra terra e nelle nostre case. Abu Wadih ha fornito un riassunto delle operazioni delle BAAM durante l'aggressione, incluso il lancio di 177 razzi, 115 mortai e più di 15 RGP, in aggiunta ad altro lavoro con gli altri gruppi di resistenza. I combattenti delle BAAM si sono anche scontrati in molti conflitti a fuoco con i soldati di occupazione, sparando sui soldati di occupazione, facendo esplodere autobombe e numerosi dispositivi esplosivi al margine della strada che avevano come obiettivo i veicoli militari ed i tanks nemici.

Il compagno Abu Wadih ha reso omaggio al martire al Compagno Ashraf Banar, che è caduto nella battaglia contro l'occupante.

(2/4/2009)


Traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli
coll.autorg.universitario@gmail.com
http://cau.noblogs.org

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina

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