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(17 Aprile 2003)
La guerra non è finita. I popoli del mondo hanno vissuto con fortissima preoccupazione la cronaca dei massacri in Iraq e oggi comprendono con chiarezza che questa guerra si allargherà ad altri paesi dell'area. Le minacce a Siria e Iran sono un evidente monito.
La guerra è una necessità imposta dalla crisi di questo sistema economico, che spinge lo stato più potente, gli Usa e le sue multinazionali ad accaparrarsi la gran parte delle risorse del pianeta, a danno dei popoli e delle altre potenze concorrenti. In Iraq e in tutto il Medio Oriente gli Usa ci sono per il petrolio e non certo per la democrazia.
Gli anglo-americani hanno lasciato la popolazione nel caos, favorendo, con la loro passività, ogni forma di devastazione e violenza. Non hanno ripristinato i servizi sanitari, né l'erogazione dell'acqua e dell'energia elettrica, andando contro le regole della convenzione di Ginevra, da loro stessi tanto sbandierate, che obbligano la nazione occupante a tutelare i diritti e le condizioni di vita delle popolazioni.
L'invasione dell'Iraq è una guerra di occupazione coloniale, di depredazione e distruzione che si accompagna alla repressione delle manifestazioni popolari negli Usa e in molte altre parti del mondo.
La guerra imperialista ci colpisce tutti. L'invio di 3000 militari e carabinieri italiani, con il pretesto di proteggere le missioni umanitarie, servirà ad affiancare i marines nella repressione del popolo iracheno. Ciò smentisce definitivamente il ruolo non belligerante dell'Italia.
L'aumento delle spese militari ha come conseguenza il taglio dei servizi, l'impoverimento salariale dei lavoratori, una politica di repressione, di caccia all'immigrato, di stato di emergenza. Ai padroni, come sempre, spetteranno i profitti della ricostruzione.
Bisogna quindi resistere uniti. Non dobbiamo lasciarci condizionare e travolgere dalla propaganda e dalla violenza degli aggressori. Dobbiamo essere a fianco deI popoli aggrediti e sostenerli nella loro resistenza e resistere insieme a loro.
La vittoria, alla fine, sarà dei popoli. Questa è la lezione che abbiamo ereditato dalla nostra Resistenza.
SENZA MEMORIA NON C'E' FUTURO!
CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA! VIA GLI ESERCITI INVASORI DALL'IRAQ!
NO ALL'INVIO DI TRUPPE ITALIANE! VIA LE BASI AMERICANE DALL'ITALIA!
25 APRILE 2003
MANIFESTAZIONE A VICENZA
ore 15.00 concentramento davanti alla caserma Ederle
ore 16.00 presidio in ricordo della Resistenza davanti alla lapide del
partigiano Dino Carta.
Interventi, mostre, musica in Campo Marzio (Piazza Esedra).
VENETO CONTRO LA GUERRA
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