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(15 Novembre 2010) Enzo Apicella
Continua la protesta degli immigrati bresciani sulla gru contro la sanatoria truffa

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(L'unico straniero è il capitalismo)

Manifestazione nazionale migranti, Da Che Parte Stare

Sabato 23 maggio corteo milanese contro il razzismo e il decreto governativo sull’immigrazione e i respingimenti.

(22 Maggio 2009)

Avviare in ogni territorio una nuova grande azione concreta di lotta capace di opporsi a un attacco alle condizioni di vita che colpisce i migranti è tra i motivi della manifestazione di domani con partenza alle 14 da piazza Duca d’Aosta.

Una battaglia contro l’iniquità di un ddl sicurezza che Il Governo si appresta ad approvare ricorrendo ancora una volta al voto di fiducia, e che prevede il reato di clandestinità, l’istituzionalizzazione delle ronde, il prolungamento dei tempi di detenzione nei CIE, la necessità del permesso di soggiorno per tutti, il permesso di soggiorno a punti, l’idoneità abitativa per il cambio di residenza e il registro per i senza fissa dimora.

Grazie alla legge Bossi-Fini, e ora anche a un pacchetto sicurezza che insegue il sogno di una forza lavoro “usa e getta”, in cui i lavoratori precari con contratti a termine e senza garanzie sono messi alla porta per primi, proprio i migranti vivono una doppia precarietà, sapendo che il permesso di soggiorno non sarà rinnovato, la clandestinità è una minaccia più vicina e l’espulsione una probabilità, impedendo loro di sperare persino nelle già povere “misure anticrisi”.

Ammortizzatori sociali, piani edilizi, bonus bebè non li riguardano, in un momento in cui la crisi mostra spietatamente che lo sfruttamento non conosce differenze, ed è per questo che le organizzazioni autonome dei migranti, i sindacati di base, nello specifico la CUB, le associazioni e i movimenti antirazzisti sono schierati contro questa politica razzista.

Le principali richieste sono che i permessi di soggiorno siano congelati in caso di licenziamento, cassa integrazione, mobilità e sospensione dal lavoro, e come tutti quei lavoratori che non usufruiscono di ammortizzatori sociali, partecipino a ogni misura di sostegno e vedano salvaguardati i contributi che hanno versato.

Si chiede inoltre che tutti i lavoratori possano rinegoziare i loro mutui in caso di perdita del lavoro, il blocco degli sfratti per tutti i lavoratori nella stessa condizione, il mantenimento del divieto di denuncia dei migranti senza documenti che si rivolgono alle strutture sanitarie e della possibilità di registrare la nascita dei loro figli.

Inoltre, il ritiro della proposta di un permesso di soggiorno a punti e di qualunque tipo di “contributo” economico per le pratiche di rinnovo dei permessi di soggiorno, il
blocco della costruzione di nuovi centri di identificazione ed espulsione, l’utilizzo dei fondi stanziati per iniziative a favore di tutti i lavoratori colpiti dalla crisi, la cancellazione di ogni norma che preveda l’allungamento dei tempi di detenzione, la chiusura dei CIE, e infine, la garanzia di accesso al diritto d’asilo e il blocco immediato dei respingimenti alla frontiera in attesa della promulgazione di una legge organica in materia.

Campagna Nazionale Da che parte stare
www.dachepartestare.org

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