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Pace, lavoro e libertà

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(16 Ottobre 2010) Enzo Apicella
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(Contratto Metalmeccanici)

Metalmeccanici: FIM e UILM firmano l'intesa

(8 Maggio 2003)

Dalle 16,30 di ieri 1.300.000 metalmeccanici italiani non hanno più un contratto nazionale collettivo di lavoro; o, meglio, hanno un testo concordato tra Federmeccanica, Fim e Uilm che per i suoi contenuti è un manifesto di subordinazione del lavoro alle leggi d'impresa (flessibilità e salari variabili dei bilanci aziendali) e il cui senso sta nella fine dell'autonomia contrattuale rispetto al potere legislativo (recepimento delle direttrici imposte dal Patto per l'Italia).

Su questa svolta - che va ben al di là del divorzio sindacale - più che le parole parlano le facce: quella del presidente di Federmeccanica, Alberto Bombassei, era raggiante, lontana mille miglia dal grugno incupito del suo predecessore, Andrea Pininfarina, che cinque anni fa tentò senza riuscirci di vincolare il contratto alle misure legislative sulla flessibilità e sottraendo il potere di rappresentanza e di contrattazione alle Rsu.

Fim e Uil hanno firmato un accordo perfettamente "coerente con i loro obiettivi" (parole di Giorgio Caprioli, leader della Fim) e con la filosofia di sindacati che intendono accompagnare le imprese nella loro pratica di una competitività basata sul contenimento dei costi e sulle flessibilità del lavoro. Fim e Uilm portano a casa integrazioni salariali che stentano a tenere il passo dell'inflazione, istituzionalizzano l'escamotage dell'anticipo sul prossimo biennio per cercare di rendere decente la cifra complessiva degli aumenti (alla fine 90 euro lordi al V° livello, 75 al III°) e aprono la strada della gestione normativa attraverso commissioni ed enti bilaterali.

Il sottosegretario al lavoro Maurizio Passoni ha definito "storica" l'intesa: questo contratto è indiscutibile: come a dire che né gli scioperi, né un referendum (che solo la Fiom chiede) potranno cambiare le cose. Dichiarazioni che confermano il significato politico generale dell'intesa. La Fiom boccia l'intesa nel suo complesso

Centro di documentazione e lotta - Roma

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