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Il fumo uccide

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(18 Agosto 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Padova: appello dei lavoratori migranti per una manifestazione regionale

(26 Maggio 2003)

Appello dei lavoratori migranti per una manifestazione regionale, per il diritto alla casa, alla regolarizzazione,alla libertà di movimento contro la speculazione immobiliare contro la Bossi Fini, contro la costruzione di un Cpt nel veneto, per il diritto di voto.

Centinaia di migliaia di lavoratori migranti partecipano in modo determinante alla creazione della ricchezza in questa regione.

Contro di noi, forze politiche del Centrodestra che governano questa regione hanno scatenato campagne di odio razziale e xenofobo.

Il risultato di queste campagne odiose è la legge Bossi–Fini, che concede ai datori di lavoro un enorme potere di ricatto nei nostri confronti perché tengono in una mano il contratto di lavoro e nell’altra il nostro permesso di soggiorno.

Un enorme potere di ricatto che il governo attuale cerca rafforzare contro tutti i lavoratori riducendo il diritto di reintegro in caso di licenziamento senza giusta causa.

La stessa vantata normalizzazione legata alla cosidetta regolarizzazione di molti di noi costretti al lavoro clandestino si è trasformata in un mercato ignobile. Speculatori di ogni risma (e va detto per onore di verità anche interni alle nostre comunità) ne hanno tratto enormi vantaggi economici senza peraltro ridurre il lavoro nero ed irregolare e ponendo con le sue rigidità le premesse per un ulteriore allargamento.

Le logiche repressive interne alla legge e ai suoi meccanismi di applicazione costringono quelli di noi che sono in attesa di definizione delle pratiche a restare in Italia senza la possibilità di rivedere le famiglie durante il periodo di ferie.

Questa condizione di precarietà, che rappresenta l’aspetto più evidente della precarietà a cui si vuole condurre l’intero mondo del lavoro, si accompagna a pesanti discriminazioni nella possibilità di trovare abitazioni degne di questo nome.

Paghiamo affitti di ben superiori alle stesse incredibili cifre del mercato immobiliare,contribuendo, contro la nostra volontà, alla spirale speculativa che colpisce tutti coloro che cercano una casa in affitto o la vogliono acquistare.

In questi anni chi ha governato la regione non ha prodotto alcuna politica attiva nella risoluzione del problema della casa in nome del liberismo di mercato e degli interessi sociali che rappresenta.

Questa realtà ha prodotto in alcuni casi dei veri e propri ghetti, le contraddizioni che in queste realtà si sono prodotte, hanno fatto nel passato da volano per le campagne contro il lavoro migrante. L’esempio più noto è il GHETTO DI VIA ANELLI a Padova. Fatti che si sono prodotti in questo contesto hanno accelerato il disegno di costruire anche nel Vento un Centro di Permanenza Temporanea.

Uomini e donne che non hanno commesso reati, in base alla legge Bossi FINI e a quella che la preceduta la Turco,Napolitano., possono essere internati in questi vere e proprie carceri solo perché privi di documenti.

Per contrastare questo progetto, contro la precarietà del lavoro migrante, per il diritto alla casa, per i diritti di cittadinanza, noi lavoratori migranti proponiamo una manifestazione la cui data indicativa è Sabato 7 Giugno a Padova.

Primi firmatari
Samba Serigne, Babacar Diop, Alam Md Jahangir, Guije Papa ,Niang Pate, Guye Mor Ysmail Hat Yaya, Niang Bubacar ,Issa Diallo, Boulala Abderrazak, Abdel Kebir, Benamoir Drhnaw, Jamel Mansouri,

prime adesioni
Rete Antirazzista Venezia, Associazione lavoratori immigranti del Polesine, Cesare K Verona, Associazione lavoratrici e lavoratori immigrati Bassa Padovana., Coordinamento Lavoratori immigrati Alta Padovana, Cooperativa Coralli Padova.

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