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(28 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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(La Val di Susa contro l'alta voracità)

Da Torino per il corteo No Tav di Susa

(23 Gennaio 2010)

Sono trascorse due settimane da quando, il 9 gennaio, alcune centinaia di No Tav hanno piazzato un presidio all’autoporto di Susa per mettere i bastoni tra le ruote di chi si accingeva a piazzare le trivelle per i sondaggi preliminari al nuovo progetto TAV.

Sabato 23 gennaio proprio dall’autoporto di Susa partirà un corteo No Tav.
Un corteo importante perché, dopo due settimane di lotta e resistenza tra Torino e la Val Susa è venuto il momento di tornare a marciare per mostrare a tutti che il movimento popolare che si oppone al TAV è oggi sempre più forte e determinato.

In queste due settimane sono partiti una decina di sondaggi, sondaggi politici sulla capacità di resistenza del movimento: i media hanno gridato vittoria ma sappiamo che mentono sapendo di mentire. I sondaggi che dovevano durare settimane sono andati avanti pochissimo: non più di tre giorni.

La polizia ha sperato che ci arroccassimo in un solo posto ma, come sempre, i No Tav, sanno mettere insieme l’autogestione delle lotte, le assemblee che discutono e decidono con l’azione diretta, senza deleghe.

La polizia arriva di notte, scortando con centinaia di uomini e decine di mezzi le trivelle. Le hanno piazzate in luoghi inaccessibili o degradati – nella discarica di basse di Stura a Torino, nel piazzale della Sitaf sulla Torino Bardonecchia, all’autoporto di Orbassano. Quelle piazzate nella stazione di Collegno e in quella di Condove sono state contestate e contrastate da un movimento popolare sempre più forte e determinato.

A Collegno, per tre giorni, un presidio ha fatto informazione e contrasto, raccogliendo l’attenzione e la solidarietà di un numero crescente di persone.
A Susa, la trivella è andata via in fretta, dopo ben due cortei sull’autostrada nella stessa giornata.
Alla stazione di Condove ha lavorato un giorno solo. Piazzata nella notte di martedì è stata circondata dalla polizia che ha bloccato l’accesso alla stazione sia da Condove che da Chiusa. Da entrambi i lati sono nati presidi che hanno assediato per l’intera giornata il cantiere. A S. Antonino, dove è nato un altro presidio permanente, dopo il blocco del TGV, i No Tav hanno preso il treno per Condove, arrivando poi di corsa a ridosso della trivella. I carabinieri hanno alzato i manganelli per fermarli. In serata un corteo partito dai presidi ha eretto barricate di tronchi. La trivella ha finito i suoi buchi la notte stessa.

A Torino, l’altra notte, in via Fermi, tra fabbrichette e il nulla, un gruppo di No Tav ha pescato una trivella appena piazzata e l’ha accolta con un presidio notturno improvvisato. Oggi alle 16, 30 si replica, sempre in via Fermi.

L’assemblea popolare No Tav svoltasi mercoledì 20 gennaio in corso Ferrucci ha deciso di dar vita ad una sorta di assemblea permanente No Tav No Trivelle che per la manifestazione di Susa sfilerà con lo striscione “Torino e cintura: sarà dura. No Tav No trivelle!” Sabato 23 gennaio alla manifestazione No Tav di Susa invitiamo tutti i No Tav di Torino e cintura a dar vita ad uno spezzone partecipato, che dimostri che l’opposizione al Tav cresce anche nell’area metropolitana.

Il corteo parte alle 14 dall'autoporto di Susa, dove c'è il presidio. Per chi vuole c’è un appuntamento a Torino alle 12,30 in via Eritrea angolo corso Francia.
Consigliamo di venire in auto. Si esce dalla A32 a Susa e si seguono le indicazioni per l'autoporto (1 min di macchina) oppure si prende la statale 24, si arriva in località Duerivi di Susa e si parcheggia a fianco della statale.

Per info: notav_autogestione@yahoo.it 338 6594361

Notav autogestione - Torino

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