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Lettera aperta al Presidente della Repubblica

Per chiedergli di rifiutare il premio di "democrazia" di Israele

(10 Maggio 2010)

Egregio Presidente,

abbiamo avuto notizia che lo stato di Israele L’ha scelta, in quanto difensore di valori democratici, per destinarLe un significativo premio.

Ci turba sapere che uno Stato che pratica l’apartheid, che viola sistematicamente le risoluzioni dell’ONU, che utilizza armi proibite come e quando vuole, che disprezza tragicamente i diritti umani, che tiene sotto assedio un milione e mezzo di persone, che ruba acqua e terra da decenni, che spara sulle ambulanze, che bombarda scuole, ospedali e luoghi sacri, si permetta di ergersi a dispensatore di riconoscimenti dell’altrui democrazia, e ci offende sapere che Lei, Presidente della nostra Repubblica, sia stato insignito di riconoscimento dai rappresentanti di questo Stato.

La preghiamo, signor Presidente, di non recarsi a Tel Aviv a ritirare un premio che avalla l’operato di Israele. La preghiamo di non prestarsi a una cerimonia che avrebbe come unica lettura il consenso e la collaborazione acritica verso uno Stato occupante che cerca in questo modo di accattivarsi benemerenze in vista della sua richiesta di ammissione all’OCSE e per mantenere l’impunità dei suoi crimini.

La preghiamo, signor Presidente, si sottragga a tutto questo. Si sottragga in nome dei valori della Resistenza per cui un giorno ha combattuto.

Il Suo rifiuto, signor Presidente, sarebbe un incoraggiamento a quella parte, minoritaria ma sinceramente democratica, di israeliani che chiedono al mondo di salvare Israele da se stesso, di quegli israeliani e di quei palestinesi che chiedono di praticare il boicottaggio per indurre Israele al vero rispetto della democrazia.

Signor Presidente, non accetti un premio che ci farebbe vergognare!

Con fiducia e rispetto.

Associazione Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese

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