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(9 Maggio 2010)
In Grecia si stanno giocando ore decisive. La posta in gioco è molto alta e va molto al di là della difesa delle condizioni sociali dei lavoratori e dei settori popolari. Il governo greco cerca adesso di sturmentalizzare la morte di tre persone avvenuta dentro una banca incendiata dai dimostranti. Non vi è dubbio che la responsabilità politica e morale di questi morti ricada interamente sulla autorità greche ed europee che vogliono gettare un'intera società nell'insicurezza e nella miseria. "È lo stesso Papandreou che ha alimentato la tensione e la violenza con le misure adottate dal suo governo" sostengono i compagni greci.
In Grecia è già crollato il feticcio dei cambiamenti formali sui quali i poteri forti vorrebbero depistare le mobilitazioni popolari.
L'avvento al governo del Partito Socialista (Pasok) infatti non è andato oltre la frustrante e fuorviante alternanza tra le classi dominanti che vorrebbero imporre a tutti i popoli europei come unico orizzonte. Oggi in Grecia si lotta per cambiamenti politici ed economici sostanziali, gli unici che possono tagliare gli artigli al Fondo Monetario Internazionale e all'Unione Europea che ha rivelato pienamente il suo carattere di struttura imperialista.
In Grecia oggi agiscono molti fattori decisivi. I lavoratori, i giovani e i settori popolari hanno compreso che se passa il piano del governo-FMI-UE il loro futuro sarà devastato e ipotecato dalle banche e dagli apparati finanziari della borghesia. Le illusioni sui partiti moderati come valvola di sicurezza sono state spazzate via dalla realtà.
Oggi in Grecia ci sono condizioni oggettive drammatiche e straordinarie ma ci sono anche forze soggettive importanti: partiti comunisti forti, radicati e combattivi come il KKE, il KOE e altre organizzazioni di classe della sinistra, ci sono sindacati che lottano con estrema determinazione e affiancano l'iniziativa politica delle forze anticapitaliste.
In Grecia può chiudersi o aprirsi una prospettiva politica di enorme interesse per tutto il movimento di classe a livello europeo.
Il nostro posto è al fianco dei compagni e dei lavoratori greci cercando di sostenerli con ogni mezzo a cominciare dalle manifestazioni sotto l'ambasciata e i consolati greci nel nostro paese.
La Rete dei Comunisti
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