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Rachel Corrie vive

Rachel Corrie vive

(5 Giugno 2010) Enzo Apicella
E' arrivata al largo di Gaza la nave Rachel Corrie, intitolata alla pacifista americana assassinata dai soldati israeliani nella striscia di Gaza nel 2003

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Manifestazioni filopalestinesi dal Medio Oriente all'Europa

Manifestazioni in Iran, Giordania, Egitto, Algeria, Francia, Grecia, Bosnia, oltre che in Palestina e in alcune città israeliane. Decine di migliaia in piazza e toni estremamente accesi in varie località della Turchia

(1 Giugno 2010)

L'attacco israeliano alla Freedom Flottilla ha scatenato un'ondata di proteste di piazza che dal Medio Oriente (già in mattinata manifestazioni al Cairo, al Algeri, ad Amman) ha rapidamente raggiunto l'Europa e l'Italia.

Nei territori palestinesi
Piazze palestinesi in ebollizione, oggi, sia in Cisgiordania sia nella Striscia di Gaza sull'onda dell'assalto israeliano contro la flottiglia di 'Free Gaza' conclusosi con l'uccisione di numerosi attivisti. A Gaza City la gente che attendeva l'arrivo del convoglio al porto e' passata dalla speranza alla rabbia. Gruppi di manifestanti via via piu' numerosi hanno cominciato piu' tardi a radunarsi nel centro della città, dopo l'appello alla protesta della leadership di Hamas e l'invito del capo del governo di fatto di Gaza, Ismail Hanyeh, a dar vita a una "giornata della collera" contro "i crimini sionisti''.

In Israele
Gravi tumulti nella citta' araba di Um el-Fahem (60 chilometri a nord di Tel Aviv).
Si tratta della città dove risiede il leader del movimento islamico locale, sceicco Raed Sallah, rimasto ferito oggi nell'attacco israeliano alla flottiglia di aiuti a Gaza.
Fondi di sicurezza riferiscono di nutriti lanci di pietre da parte di dimostranti e di tentativi della polizia di disperderli con il ricorso a bombe assordanti e a gas lacrimogeni. Non si ha finora notizia di vittime.
Domani la popolazione araba in Israele osserverà una giornata di sciopero generale di protesta

In Turchia
Decine di migliaia di manifestanti sono scesi oggi in piazza in tutta la Turchia per protestare contro il raid di Israele alla flottiglia di nave a Gaza, avvenuto soprattutto sull'imbarcazione battente bandiera turca, Mavi Marmara.
A Istanbul circa dieci mila persone si sono radunate nella piazza centrale di Taksim bruciando bandiere israeliane, urlando "dannata Israele" e chiedendo l'immediato embargo dei beni. "Occhio per occhio dente per dente. Vendetta, vendetta" hanno gridato i dimostranti. E ancora: "Soldati turchi a Gaza" e "Chiudete l'ambasciata sionista". Tra i manifestanti, che hanno sfilato sotto gli occhi della polizia, anche donne e bambini. Ad Ankara una manifestazione ha circondato la residenza dell'ambasciatore Gabby Levy urlando ancora slogan e grida di vendetta e lanciando uova e bottoglie di plastica nel giardino della villa. Intanto la polizia ha presidiato tutte le rappresentanze diplomatiche israeliane per evitare che la protesta degeneri in violenza.

In Iran
A Teheran circa un centinaio di persone si sono riunite davanti agli uffici dell'Onu ed hanno protestato contro l'attacco israeliano alla flottiglia filopalestinese diretta a Gaza gridando "morte a Israele". Un fotografo dell'Afp riferisce anche che i manifestanti hanno strappato foto della segretaria di stato americana Hillary Clinton

In Italia
"Israele Stato terrorista", "Esercito israeliano assassino", "Israele fuori dall'Onu".
Recitano questo gli striscioni esposti in piazza San Marco a Roma dove centinaia di persone stanno manifestando contro l'attacco israeliano. La piazza romana e' piena di bandiere: da quelle palestinesi a quelle di Sinistra ecologia e liberta'; dai Cobas alla Cgil, fino alla Federazione della sinistra. In centinaia si sono mossi in un corteo non previsto, con l'intenzione di arrivare a Montecitorio.
In piazza dell'Enciclopedia Italiana, dove inizia la zona del ghetto ebraico romani, alcuni manifestanti hanno gridato "Assassini, fascisti", verso un gruppo di persone, che ha risposto: "Israele, Israele". In corrispondenza della coda del corteo e all'inizio del ghetto ebraico si e' schierata la polizia ed il clima e' stato teso per diversi minuti.

Si sono raccolti in presidio a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell'Università di Torino, circa un centinaio di studenti e frequentatori dei centri sociali. Nella mattinata un altro presidio, con pochi partecipanti, era stato improvvisato nella zona del mercato di Porta Palazzo, il più grande della città: gli attivisti hanno distribuito un volantino in cui, oltre a denunciare quanto accaduto, si invitavano i cittadini a non acquistare i prodotti di aziende che sostengono Israele.

Blocco del traffico e corteo improvvisato a Bologna alla manifestazione di Comitato Palestina, Rete dei comunisti e centri sociali contro Israele e l'attacco sferrato questa notte contro una nave pacifista che portava gli aiuti umanitari a Gaza. I manifestanti, circa 500, dopo il concentramento in piazza Maggiore, verso le 17.30 si riversano in via Rizzoli e bloccano il traffico, per poi partire in corteo. In testa ci sono bandiere palestinesi sventolate da bambini stranieri e donne col velo.

Duecento persone hanno manifestato davanti alla Prefettura di Firenze. I manifestanti hanno esposto due striscioni con le scritte "Un popolo prigioniero nel silenzio internazionale" e "Palestina libera": hanno anche scandito cori come "assassini" o "terroristi". Tra i promotori del sit in il comitato fiorentino Fermiamo la guerra, l'Associazione di Amicizia Italo-Palestinese e la Comunità Palestinese.

Trecento in piazza a Napoli, tra sigle dei partiti della sinistra, centri sociali e studenti universitari. La comunità palestinese della Campania esprime in un volantino la speranza che "la società internazionale si renda conto dell'operato israeliano e fermi queste azioni".

Più di mille le persone che hanno sfilato a Milano, al grido di "Palestina libera", "Israele assassino", "Intifada vincerà". Sono sia italiane che mediorientali, con bandiere palestinesi, turche, della Cgil, di Sinistra Critica e di Rifondazione Comunista.

Centinaia di persone, aderenti a varie associazioni e comitati, sindacati e partiti, , palestinesi e africani, hanno dato vita nel pomeriggio nella centrale piazza De Ferrari a Genova ad un presidio di protesta, da cui anche in questo caso è partito un corteo verso la Prefettura per chiedere il ritiro dell'ambasciatore italiano in Israele e la rottura dei rapporti commerciali e militari con lo stato ebraico. C'erano anche l'assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco, gli ex parlamentari Haidi Giuliani e Vittorio Agnoletto dell'associazione Sinistra europea

Manifestazioni sono state convocate anche a Pisa, Novara, Bergamo, Grosseto, L'Aquila, Livorno, Modena, Padova, Parma, Pesaro, Treviso, Varese, Venezia, Reggio Emilia, Vicenza, Viareggio.

In Francia
Brevi scontri tra giovani ebrei e manifestanti a margine della protesta davanti all'ambasciata israeliana di Parigi
L'estrema sinistra e i verdi francesi avevano invitato i loro concittadini a scendere in piazza questo pomeriggio in numerose città di Francia, tra cui Parigi, per protestare contro l'assalto della marina militare israeliana contro la 'Flottiglia della pace' diretta a Gaza. Il Nuovo Partito anticapitalista di Olivier Besancenot, insieme a comunisti e verdi, condannano duramente la vicenda.

In Grecia
Scontri ad Atene tra polizia e manifestanti anti-israeliani. Gli agenti hanno lanciato i gas lacrimogeni davanti all'ambasciata israeliana dove si sono radunate circa duemilacinquecento persone. "Decine di manifestanti hanno cercato di superare il cordone di sicurezza della polizia, che ha risposto con un lancio di lacrimogeni", hanno riferito testimoni.
L'Unione della sinistra radicale greca, Syriza aveva convocato per oggi pomeriggio una manifestazione davanti all'ambasciata israeliana per protestare contro l'assalto alla "Flottiglia della Libertà", ed ha chiesto al governo di esigere "l'immediata liberazione" dei cittadini greci.
Il Partito comunista (Kke) ha chiesto al governo di Giorgio Papandreou di annullare qualsiasi cooperazione militare con Israele".
Alla manifestazione hanno aderito anche le Ong filopalestinesi, Una Nave per Gaza, Free Gaza e Intifada, che hanno egualmente convocato proteste in altre città del paese, da Salonicco a Volos, da Larissa a Hania. Mobilitate anche le forze politiche della sinistra extraparlamentare e del movimento anarchico greco.

In Bosnia
Alcune centinaia di persone hanno manifestato oggi nel centro di Sarajevo per protestare contro l'assalto alla flottiglia di attivisti filopalestinesi compiuto la notte scorsa nel Mediterraneo dalla Marina israeliana. Come hanno riferito i media, i dimostranti, fra i quali numerosi studenti palestinesi e turchi, hanno attraversato in corteo le vie del centro storico della città bosniaca, arrivando fino alla sede del parlamento. Con bandiere palestinesi e turche, i manifestanti hanno scandito slogan anti-israeliani e di sostegno alle autorità palestinesi.

Roma, 31-05-2010

Rai News 24

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