">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Caporalato?

Caporalato?

(12 Gennaio 2011) Enzo Apicella
Referendum sul ricatto Marchionne a Mirafiori

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Referendum di Pomigliano: una pistola alla tempia!!!

(23 Giugno 2010)

Con il piano Marchionne pare proprio che gli operai in Italia, potrànno vedere un futuro da sogno, fatto di verdi praterie dove scorreranno fiumi di latte e miele e l’abbondanza, la ricchezza ripagherà loro dai sacrifici e dalle sofferenze patite.
Peccato perché questo resterà solo un bel sogno, perché sappiamo che il sistema dei padroni agli operai riserva tutt’altro.
Perciò l’uomo del “miracolo” dopo aver ben spremuto ogni goccia di sudore e sangue operaio, accumulando un bel malloppo, se ne andrà a goderselo assieme ai suoi bravi, secondo un vecchio trito e ritrito copione.
E questo perché noi operai vogliamo solo continuare a sognare una vita migliore, mentre nei fatti viviamo una vita di merda, restando relegati a una condizione moderna di schiavitù.
Una condizione peggiore di quella dello schiavo dei tempi dell’antica Roma, perché almeno allora lo schiavo risultava un valore da mantenere da non far deteriorare nel tempo, mentre oggi siamo una merce usa e getta.
Smettiamo di dormire, non è attraverso l’evasione la fuga che potremo modificare la nostra realtà ma solo affrontandola, lottando per cambiarla.
Diversamente un incubo dopo l’altro, sarà la sola vita che ci prospettiamo.

IL Marchionne ha studiato bene come e quando far passare questa ulteriore operazione di sfruttamento operaio.
Operazione per la quale viene supportato da sindacati che storicamente sono sputtanati perché palesemente asserviti alla logica padronale, e per questa da sempre sono pronti a firmare qualsiasi cosa a danno degli operai.
Un operazione lanciata e non a caso in contemporanea ai mondiali di calcio, perché i padroni sanno quanto è bestiale la vità oggi in fabbrica degli operai e quanto bisogno hanno gli operai di sollievo di distrazione dalla fatica dalla sofferenza fisica e mentale, alla quale vengono ogni giorno sottoposti.
Sanno i padroni quando colpire, quando si abbassa la guardia, quando si è stanchi e sfiniti quando si è sfiduciati e ci si sente circondati da un’infinità di problemi che non trovano una soluzione e si cerca una pausa.
Marchionne gioca sporco ama giocare facile, infatti dopo aver messo in cassa per due anni gli operai, con salari miserabili, questo grazie all’eredità della concertazione, la politica attuata dai sindacati del padrone quelli con la firma facile, che ricade sulla pelle operaia, si presenta a loro dicendo o accettate o chiudiamo.
Questo sapendo in partenza di aver vinto, avendo messo agli operai una pistola alla tempia. Noi operai dobbiamo sostenere gli operai di Pomigliano, che si oppongono a questo infame accordo, anche perché non è vero quello che dicono che riguarderà solo la loro fabbrica, perché verrà rivolto a tutti i metalmeccanici.
Riportiamo uno dei passaggi in merito:

“15. CLAUSOLE INTEGRATIVE DEL CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO”
Le Parti convengono che le clausole del presente accordo integrano la regolamentazione dei contratti individuali di lavoro al cui interno sono da considerarsi correlate ed inscindibili, sicché la violazione da parte del singolo lavoratore di una di esse costituisce infrazione disciplinare di cui agli elenchi, secondo gradualità, degli articoli contrattuali relativi ai provvedimenti disciplinari conservativi e ai licenziamenti per mancanze e comporta il venir meno dell’efficacia nei suoi confronti delle altre clausole.”

Tradotto dal sindacalese, significa che riguarderà tutti i metalmeccanici.

Quei Ruffiani che hanno fatto la manifestazione a Pomigliano in favore dell’accordo, solo perché la maggioranza di loro non lavora in catena, hanno dimostrato di non saper vedere al di là del loro naso e di aver poca memoria.
Nell’agire come quegli impiegati a Mirafiori che negli anni 80 facendo la marcia dei “quarantamila”aiutarono la FIAT a sconfiggere la lotta degli operai, pensando così di garantire se stessi a scapito degli altri, ma che poi vennero a loro volta trombati, dimostrano di non aver compreso la lezione.

Vogliono condannarci alla schiavitù completa e vorrebbero pure il nostro consenso. Confindustria, politici di destra e di sinistra, sindacalisti compiacenti, giornalisti ecc. ecc. tutti ci chiedono di accettare la cura di Marchionne, accettando di lavorare come bestie per far fare la bella vita a loro. Vogliono farci la pelle in maniera “democratica” però, “o siete favorevoli o chiudiamo”. Operai, Non dimentichiamoci di FIM, UILM, FISMIC e UGL ricordiamoci il ruolo avuto da questi soggetti per la nostra ulteriore svendita.

Operai dobbiamo svegliarci e in fretta, riprendiamo nelle nostre mani la nostra vita riorganizzandoci con una nostra politica una nostra finalità per i nostri bisogni e interessi reali che restano opposti e contrari a quelli dei padroni che ci sfruttano. Smettiamo di sognare e sperare che le cose cambino, perché il domani, un nostro possibile domani diverso dal presente al quale siamo costretti possiamo cambiarlo solo noi lottando.

MODENA 21/06/2010

RSU S.I.COBAS NEW HOLLAND
S.I.COBAS MODENA

3481