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Sionismo: centinaia di firme su un appello che chiede che non sia insabbiata l'inchiesta sull'aggressione in Campidoglio del 24 giugno

(5 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it


Redazione Radio Città Aperta

05-07-2010/19:55
--- Il giovane palestinese rimasto ferito il 24 giugno scorso nell'aggressione sulla scalinata del Campidoglio è stato operato alla mandibola. "Che un palestinese sfuggito all'inferno di Gaza venga ferito nella capitale del nostro paese da parte di un gruppo paramilitare, appartenente ad una minoranza oltranzista della comunità ebraica romana, suscita in noi un sentimento di vergogna ed indignazione, ma non quello della rassegnazione" scrivono in un appello promosso dal Forum Palestina e da decine di appartenenti a reti, associazioni, partiti impegnati nella solidarietà con la Palestina. "Riteniamo che su quanto avvenuto non sia accettabile che scenda una comoda cortina di silenzio o una colpevole rimozione, né che si affermi una sorta di impunità per gli aggressori" affermano i firmatari tra cui spiccano anche le adesioni di esponenti della Rete degli Ebrei contro l'Occupazione oltre a quelle di esponenti politici della sinistra. L'appello è stato pubblicato questa mattina dal sito del Forum Palestina ed è stato ripreso da altri siti e in poche ore ha visto l'adesione di alcune centinaia di persone e organizzazioni.
L'appello rende noto che sono state fatte le dovute denunce in sede penale, è stato richiesto un incontro al Prefetto e al Sindaco di Roma, "ma la questione non presenta solo problemi di carattere giuridico e penale. Con questo appello, intendiamo denunciare con forza le responsabilità e le connivenze con gruppi squadristici che da anni aggrediscono e intimidiscono attivisti, esponenti politici e della società civile impegnati nella solidarietà e nell'informazione sulla situazione palestinese". "L'agibilità democratica delle piazze e del dibattito politico sulla situazione in Medio Oriente non può essere messa in discussione da gruppi ultrasionisti che importano nel nostro paese una logica di scontro militare e che ritengono applicabile anche nel nostro paese l' impunità consentita - purtroppo - alle azioni del governo israeliano".

Ci sono parole dure verso il Sindaco di Roma Alemanno il quale - secondo i firmatari "ha affermato che la foto del soldato Shalit tiene lontano i sostenitori della causa palestinese dal Campidoglio" una frase questa che - secondo gli estensori - ha dato una sorta di via libera ai picchiatori che si sono accaniti contro gli attivisti filo-palestinesi sulla scalinata del Campidoglio il 24 giugno scorso. "Con questo appello vogliamo impedire la rimozione su quanto avvenuto, sia sul piano politico sia sul piano legale e siamo determinati a tornare in piazza al fianco del popolo palestinese, pretendendo dalle istituzioni la garanzia della piena agibilità democratica nella nostra città" affermano i firmatari a chiusura del loro appello. L'impressione è che la grave aggressione avvenuta a Roma due settimane fa questa volta non finirà nel dimenticatoio come avvenuto in altre occasioni. Almeno così è quanto annunciano i firmatari dell'appello.

www.radiocittaperta.it

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