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Bell'Italia amate sponde

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(16 Maggio 2009) Enzo Apicella
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha reiterato al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, la richiesta di porre fine alla prassi del respingimento di migranti dalla Libia.

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Il tiro a segno di maroni

(16 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it

Il tiro a segno di Maroni.

Caro Operai Contro “Pensavano fossero clandestini”.
E’stata la giustificazione del ministro degli Interni, il leghista Maroni, riguardo le ripetute raffiche di mitragliatrici, sparate dal peschereggio libico contro il peschereggio italiano “Ariete”.
Se sul peschereggio italiano vi fossero stati clandestini, per Maroni sarebbe stato giusto sparare ad altezza d’uomo per ucciderli.
L’accordo tra Gheddafi e il governo Bossi – Berlusconi, impegnava Gheddafi, in cambio di denari del governo italiano, a bloccare gli immigrati direttamente in Libia.
Quelli che eludono i controlli vengono poi rispediti in Libia da Maroni, la polizia di Gheddafi li porta nel deserto e qui li abbandona a morire di stenti.
Tutto questo dice Maroni, “perché siamo cristiani e vogliamo difendere la cristianità”, che sarebbe a suo dire, minacciata dall’Islam. Che animo generoso.
Per Maroni è lecito fare il tiro a segno sugli immigrati che arrivano con le “carrette del mare”.
Maroni vuole espellere dall’Italia, oltre i Rom e i clandestini, anche i nullatenenti dei paesi europei che perdono il lavoro e spesso anche la casa.
Maroni minaccia di bloccare i finanziamenti alla “bonifica” dei Rom a Milano, perché il Comune vuole assegnare loro 15 appartamenti.
Maroni è angustiato perché non ha ancora trovato dove “espellere” i nullatenenti di nazionalità italiana, che anziché diminuire, aumentano.
Maroni pensa che gli immigrati, i Rom e i nullatenenti, siano la causa della crisi, una volta espulsi tutti, la crisi è finita.

Maroni ricorda un tipo coi baffetti che ragionava come lui, ma era più generoso, perché tutti gli espulsi, li faceva ospitare gratis nei campi di concentramento.

Maroni ci sta pensando.

Saluti da Padova

www.operaicontro.it

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