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Alitalia, tornano i licenziamenti

(20 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it

ansa Torna lo spettro degli esuberi all'Alitalia. A due anni dalla privatizzazione e il passaggio alla cordata guidata da Colaninno, la compagnia aerea, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, starebbe studiando un piano di ridimensionamento del personale da attuare entro dicembre, che potrebbe coinvolgere circa 1.200-1.400 dipendenti, ai quali andrebbero aggiunti i contratti di 600 precari da non rinnovare.
Una ipotesi che l'azienda "non conferma" e che lascia interdetti i sindacati, i quali si dichiarano senza informazioni al riguardo, attendono informazioni dalla compagnia e chiedono, se le voci fossero confermate, l'apertura di un immediato confronto.

Più duro il Pd con il capogruppo in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta secondo cui "se fosse confermata la notizia del piano di esuberi cui starebbe lavorando Alitalia, sarebbero fondate le nostre preoccupazioni su una privatizzazione gestita malissimo dal Governo che, senza garantire benefici al trasporto aereo italiano, ha semplicemente scaricato 3 miliardi di euro di debiti sulle spalle dei contribuenti abbandonando i lavoratori al loro destino". Secondo i documenti citati dal quotidiano il numero dei dipendenti scenderebbe così dai 14.000 attuali ai 12.600 "ai livelli previsti dal Piano Fenice". Il tema, pur senza parlare di esuberi, sarebbe stato trattato in una convention con 400 dipendenti tenuta ad inizio settembre della quale sarebbe stato anche riportato un resoconto, poi cancellato ('era un refusò, dicono in Alitalia secondo il quotidiano), sul sito intranet della società. Del ridimensionamento - secondo l'articolo - c'é traccia anche in alcune slide della convention che illustrava azioni finalizzate ad un risparmio finale di 108 milioni nel secondo semestre dell'anno, sotto la voce 'vendita servizi manutenzione e materiali'.

Su questo l'azienda, è scritto, ammette che 'alcune esternalizzazioni verranno effettuate negli scali periferici'. Dai sindacati arrivano le prime reazioni: "Prendo atto della 'non smentita dell'aziendà- spiega Andrea Cavola dell'Usb - Dico solo che qualche settimana fa l'amministratore delegato Rocco Sabelli in una convention con qualche centinaio di dipendenti Alitalia ha tranquillamente detto che prevedeva 1.500 uscite di cui 750 stagionali e 750 che avrebbe gestito con piccole esternalizzazioni.
Lo ha detto davanti a centinaia di persone". "Attenderemo nei prossimi giorni le nuove azioni dell'azienda - afferma il sindacalista - E' strano che un'azienda che 2 anni fa venne regalata e liberata di tutti i debiti, alleggerita di 10.000 dipendenti e ha avuto tutti gli ammortizzatori, dopo appena due anni parla di 1.500 esuberi".
Dalla Filt-Cgil Mauro Rossi afferma come "Se le notizia sugli esuberi riportate dalla stampa venissero confermate andrebbe aperto immediatamente un confronto". E il presidente della regione Lazio Renata Polverini spera che la notizia non sia vera anche perché "ai lavoratori che rappresentano un bacino occupazionale importante per la nostra regione che va salvaguardato", "non si possono chiedere altri sacrifici".

www.operaicontro.it

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