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Milano: scontri tra antifascisti e estremisti di Forza Nuova. Arrestati due fascisti per l’aggressione a una coppia gay

(25 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Redazione Radio Città Aperta

25-09-2010/18:12 --- Intorno alle 13 di oggi di fronte al liceo classico Manzoni in via Orazio, a Milano, è scoppiata la guerriglia. Da una parte una decina di estremisti di destra di Forza Nuova, che si sono presentati armati di tutto punto per distribuire volantini "contro le intimidazioni del collettivo ai giovani di destra". Dall’altra, una sessantina di militanti dei centri sociali della città che li hanno respinti e messi in fuga (con la consueta protezione da parte della Polizia...) al grido di "fuori i fascisti dalle città". Negli scontri i fascisti hanno avuto la peggio, uno sarebbe rimasto leggermente ferito alla testa. Secondo la Questura undici esponenti di Forza Nuova, sarebbero stati denunciati per rissa aggravata così come 22 giovani dei centri sociali. La Polizia e i carabinieri sono intervenuti in forze, in assetto antisommossa, ed hanno caricato per rispondere i due gruppi che si fronteggiavano. La situazione al liceo di via Orazio è tesa da tempo. Lo scorso anno due studenti di sinistra della scuola avevano ricevuto minacce di morte sul web da militanti di estrema destra che si firmavano "I figli di Hitler". Pochi giorni fa, sotto casa di uno studente di destra era comparsa una scritta con il suo nome e il suo cognome e la scritta "attento". Ieri invece alcuni studenti del Movimento universitario, espressione della Lega Nord, erano stati allontanati dalla scuola dai giovani del collettivo di sinistra.

Lunedì la Digos, sempre a Milano, ha arrestato due estremisti di destra che lo scorso 29 maggio, insieme a una terza persona, prima hanno aggredito e derubato un cittadino immigrato, poi hanno picchiato due ragazzi gay in pieno centro a Milano. I due neofascisti, che hanno già dei precedenti per rissa, si chiamano Marco Ciampa e Andrea Filippo Tatoli, di 41 e 42 anni. Nella loro abitazione gli agenti hanno trovato tirapugni, manganelli, coltelli e simboli e pubblicazioni neofasciste. I due aggressori sono noti per le loro frequentazioni di estrema destra, in particolare per la collaborazione con Cuore nero, la filiale milanese di Casa Pound, e con la cosiddetta Skinhouse. Fondamentali per gli inquirenti sono state le dichiarazioni e le testimonianze rese dagli aggrediti e da alcuni testimoni. La notizia degli arresti è arrivato proprio il giorno dopo una partecipata fiaccolata in piazza Oberdan contro l'omofobia. «Mi spiace dirlo ma Milano che era la città più tollerante d'Italia non lo è più», aveva dichiarato Gianvito, lo studente che ha avuto il coraggio di denunciare l'aggressione subita. «Eravamo io, il mio compagno e due ragazze, quei tre, di cui uno aveva la maglietta con la celtica, ci hanno gridato brutti froci, lasciate le ragazze a noi, che a voi non servono. Il mio ragazzo li ha mandati a quel paese e loro ci hanno pestato».
Certamente la complicità delle istituzioni con gli ambienti di estrema destra costituisce un clima ideale per le aggressioni, e finora gli estremisti di destra si sono sentiti coperti dall’atteggiamento del sindaco e del presidente della provincia che rifiutano il dialogo con le associazioni gay affinchè a Milano venga realizzata una seria campagna di prevenzione dell’omofobia.
Lo scorso 25 aprile piazza Duomo fischiò il presidente della provincia di Milano e i rappresentanti delle istituzioni perché avevano addirittura patrocinato una lunga serie di iniziative di estrema destra a Milano e nell'hinterland proprio a cavallo della festa della Liberazione e del primo maggio. All’epoca le legittime contestazioni vennero bollate come ‘violente’ da praticamente tutto l’arco politico locale, e si gridò allo ‘squadrismo dei centri sociali’. Addirittura il Pd e i vertici della Camera del lavoro di Milano (cioè la Cgil!) si lamentarono perché la polizia, che pure aveva caricato i contestatori in piazza, non era intervenuta efficacemente per reprimere la protesta contro le istituzioni complici dei neofascisti. Ma poi al momento dell’arresto si viene a sapere che i due stavano proprio tornando da una di quelle iniziative contestate il 25 aprile: il concertone nazirock di Cinisello Balsamo, realizzato e consentito nonostante la contrarietà e le proteste del comune dell'hinterland milanese.

www.radiocittaperta.it

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