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Il sogno

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(15 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Il 16 ottobre manifestazione nazionale dei metalmeccanici Fiom contro la "medicina Marchionne"

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(Contratto Metalmeccanici)

Uova e sassi contro la Cisl a Treviglio e Livorno; a Reggio Calabria in manette un dirigente della UIL: intascava soldi per tenere buoni i lavoratori

(2 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

02-10-2010/18:40 --- Le contestazioni contro il sindacato giallo guidato da Bonanni ormai diventano quotidiane, man mano che la situazione economica e l’attacco del governo e della Confindustria al lavoro e ai lavoratori si rafforza. E’ notizia di giovedì che davanti alla sede della Cisl di Treviglio, in provincia di Bergamo, alcuni militanti della Fiom (Cgil?) di Bergamo hanno manifestato il proprio disappunto contro le politiche collaborazioniste antisindacali della confederazione guidata da Bonanni, lanciando uova e oggetti vari e gridando insulti.
La stessa dinamica è stata replicata, e questa volta su scala maggiore, venerdì a Livorno: in mattinata nella città portuale toscana hanno sfilato in corteo circa 600 operai aderenti alla Fiom-CGIL per protestare contro l'accordo separato sottoscritto da Federmeccanica con Cisl e Uil con i padroni. Nella provincia di Livorno, così come nel resto della regione, il comparto della componentistica auto negli ultimi mesi ha visto centinaia di lavoratori perdere il posto.
La manifestazione, per una volta non simbolica, si è dapprima diretta sotto la sede della Confindustria locale dove gli operai hanno effettuato un primo lancio di uova. E successivamente, si è spostato sotto la vicina sede della Cisl, dove oltre alle uova e alle grida di rabbia sono stati lanciati anche sassi. "Servi dei padroni" hanno gridato gli operai ai colleghi di Bonanni, dopo di che il corteo si è sciolto. In entrambi i casi, quello di Treviglio e quello di Livorno, si è scatenata la solita ridda di accuse nei confronti degli autori delle contestazioni e di prese di distanza. Scontate quelle di tutti e tre i sindacati confederali, Cgil compresa. Non tanto scontata invece la condanna della Fiom locale che ha preso le distanze dai manifestanti definiti ‘violenti’ e si è dichiarata totalmente estranea al gesto sacrosanto di contestazione. In entrambi i casi i protagonisti delle proteste non sono stati gli attivisti dei centri sociali o qualche studente esuberante, ma i lavoratori esasperati da una situazione che vede alcune sigle sindacali schierarsi a fianco di governo e padroni nel tentativo di smantellare l’intero quadro delle garanzie e dei diritti conquistati in decenni di lotte.
A conferma di quella che è una vera e propria ‘infezione’ all’interno dei sindacati confederali la notizia che arriva oggi dalla Calabria, dove la squadra mobile ha arrestato Antonino Barillà, membro della segreteria regionale della Uil trasporti. E’ accusato di avere intascato mazzette dalla cosca dei Tegano per tenere tranquilli i lavoratori della cooperativa New Labor, che gestisce il servizio di pulizia sui treni nella stazione di Reggio Calabria, ed alla quale i Tegano estorcervano circa 25 mila euro al mese.

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

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