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(31 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Sul Consiglio dei Ministri dei Trasporti Europei a Verona

Ordine del giorno direttivo provinciale Filt Cgil

(21 Ottobre 2003)

Verona, 15 ottobre 2003

I giorni 23 e 24 ottobre 2003 si riunirà a Verona il Consiglio Informale dei Ministri dei Trasporti Europei per discutere della Sicurezza Stradale. Non è difficile prevedere che nei due giorni di lavori e di scambi di opinioni più volte verrà toccato il più generale argomento della rete europea dei trasporti.

Considerata l’importanza dell’incontro e dell’argomento, la FILT CGIL di Verona ritiene sia opportuno, in quanto Sindacato dei Trasporti, esprimere alcune considerazioni.

Un piano di sviluppo e di integrazione del sistema trasportistico transeuropeo, per certi versi auspicabile, non può non considerare approfonditamente e previamente le numerose possibili implicazioni che potrebbero colpire AMBIENTE, CITTADINI E LAVORATORI.

Non solo: il sistema di finanziamento delle “grandi opere”, quantomeno nella sua versione italiana, apre enormi dubbi sulla DEMOCRATICITÀ, sulla TRASPARENZA e perfino sulla OPPORTUNITÀ delle scelte effettuate e da effettuare.

Lo sviluppo della mobilità, infatti, deve essere compatibile con l’ambiente inteso come BIOSISTEMA nel quale l’infrastruttura (autostrada o ferrovia o altro) non solo “passa” e “fa muovere” ma anche aggrega e produce qualità di vita.

Per questo, partendo dalla necessità, in qualche caso pure reale, di accelerare gli iter approvativi, va rifiutato il sistema della Legge Obiettivo (443/2001) che toglie voce alle Amministrazioni Locali e scavalca il rapporto che queste possono avere con la cittadinanza.

Per questo crediamo che le critiche poste in campo da numerose associazioni libere di cittadini, da qualificati gruppi di studio, perfino da rappresentanti delle Istituzioni, vadano più rispettate e considerate, al fine di innalzare il livello del controllo democratico sulle “grandi opere”.

Per un uguale diritto alla trasparenza nell’utilizzo del denaro pubblico va denunciato e smascherato il sistema, sperimentato a partire dal progetto TAV (che dopo 12 anni ha moltiplicato almeno per sei volte il previsto costo iniziale), che rischia di indebitare il nostro Paese in maniera irreparabile; così come vanno denunciati gli esiti sino ad ora negativi per l’interesse pubblico del processo di privatizzazione della rete autostradale nazionale.

Tale sistema concede a grandi gruppi privati (GENERAL CONTRACTORS) piena libertà di azione nella realizzazione delle opere (TEMPI dilatati per lievitare i costi, METODI liberi per gestire lavoro e lavoratori, IMPATTO AMBIENTALE fuori controllo) e scarica i costi in maniera subdola sulla collettività attraverso il PROJECT FINANCING delle società pubbliche di diritto privato (INFRASTRUTTURE SPA e STRETTO DI MESSINA SPA). Quanto sia improbabile che gli utili delle “grandi opere” possano servire a pagarne i costi ce lo dice il calcolo secondo il quale per pagare l’Alta Velocità Ferroviaria occorrerà quadruplicare il costo dei biglietti per almeno quindici anni.

Per tutte queste ragioni, nel timore che l’interesse privato scavalchi e prevarichi il bene delle collettività direttamente o indirettamente interessate, il Comitato Direttivo della FILT CGIL di Verona aderisce con le proprie posizioni ed analisi alle iniziative di denuncia che nei prossimi giorni si terranno nella nostra città: il 18 ottobre un incontro di comitati, associazioni e forze politiche ed il 24 ottobre, a seguito della manifestazione indetta da CGIL – CISL e UIL in occasione dello sciopero generale, una manifestazione nazionale che dimostri ai Ministri Europei che anche a partire dai trasporti UN’EUROPA DIVERSA E’ POSSIBILE.

APPROVATO ALL’UNANIMITA’

il direttivo provinciale Filt Cgil Verona

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