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Caso Battisti: una ritorsione sionista ed Usa contro il Brasile

(6 Gennaio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in medioevosociale-pietro.blogspot.com

caso Battisti: una ritorsione sionista ed Usa contro il Brasile

foto: medioevosociale-pietro.blogspot.com

Il Brasile e la Turchia due immense nazioni di grande prestigio e ricca e significativa storia aventi nel loro ricordo la memoria di fulgidi statisti Simon Bolivar e Mustafa Kemal Ataturk, in impetuosa crescita economica e pieno progresso sociale( con welfare che gli USA di Obama manco se lo sognano) nel maggio scorso invitarono l'Iran ad un incontro che ebbe l'effetto benefico di spezzare la spirale fomentata da Israele per una guerra di distruzione dell'occidente che riducesse in cenere l'Iran ed i suoi settanta milioni di abitanti in grandissima parte giovani.

L'incontro non fu visto bene dagli USA e da Israele che si ritengono i padroni del mondo e non gradiscano che si muova una foglia sul piano internazionale senza la loro autorizzazione preventiva.Le tre Nazioni indicarono una strada diversa per la soluzione della questione nucleare. L'Iran ha pieno diritto di farsi una industria nucleare ed io credo, dal momento che Israele ha un grosso arsenale nucleare e si ritiene in guerra con tutti i suoi vicini, ha anche diritto a farsi la bomba atomica. L'atomica israeliana sarebbe un deterrente enorme per Israele come l'armamento atomico intercontinentale della Urss impedì agli USA di usare le sue atomiche per risolvere la guerra fredda a suo vantaggio come fece con il Giappone incenerendo Hiroshima e Nagasaki.

L'incontro triangolare suscitò reazioni rabbiose negli USA. La Casa Bianca e la stampa americana espressero pesanti giudizi nei confronti di Lula e di Erdogan per essersi riuniti con l'odiatissimo Ahmadinejad. Ma nè Lula nè Erdogan fecero l'autocritica richiesta e l'iniziativa triangolare ebbe effetti distensivi su un clima internazionale che si stava arroventando La rabbia è stata quasi isterica dal momento che è difficile anche per gli USA iscrivere Brasile e Turchia tra gli stati canaglia.

Israele ha trovato subito la maniera per vendicarsi della Turchia. Appena otto giorni dopo il summit dei tre una nave di pacifisti fu arrembata al largo di Gaza e nove attivisti rurchi furono trucidati all'istante mentre gli altri subirono il dirottamento coatto e la prigione.

Ora la questione della estradizione di Cesare Battisti, negata con un provvedimento assai civile del Presidente Lula, ha fornito l'argomento per una aggressione politica di dimensione internazionale fatta attraverso il killeraggio del governo di destra italiano che si è spinto fino all'organizzazione delle manifestazioni con ministri davanti l'Ambasciata brasiliana di Roma e davanti ai consolati di Milano, Firenze . Questa iniziativa provocatoria del governo italiano è stata purtroppo sostenuta da una opposizione atlantista, filoamericana, controllata dai sionisti. L'Italia vuole portare la sua protesta per la mancata estradizione a livello europeo. Come per Sakineh ci fu una mobilitazione organizzata con migliaia di gigantografie esposte davanti gli edifici pubblici di tutta Italia, così ora si espone la carrozzella di Torrigiani al quale Berlusconi in persona ha garantito una conferenza stampa a livello europeo magari lasciando credere che la paralisi del giovane sia stata causata da Battisti e non dal proiettile sparato da Torrigiani padre che per una tragica fatalità colpì il figlio, proiettile sparato in un ristorante. Insomma si sta tentando, a mio parere senza grandissimo successo, di montare un incidente di dimensioni internazionali e di fare apparire il Brasile come protettore di un pericolosissimo terrorista.

La memoria dell'Impero è molto lunga. La vendetta per i reprobi Turchia e Brasile non tarderà ad arricchirsi di nuovi contenuti. Naturalmente il fatto che gli USA ci abbiano negato con la complicità di Berlusconi e Fini il rimpatrio dello assassino di Calipari non conta, non ha alcuna importanza!!! Quello che conta oggi e sempre è che la dominazione USA-Israeliana sul mondo non deve essere in nessun modo ostacolata e che i piani di guerra e di morte si debbono realizzare senza difficoltà di nessun genere. La diplomazia mondiale è morta e vive soltanto delle cose che vogliono gli usa. Del resto l'ostilità degli USA per i rapporti che l'Italia intrattiene con la Russia e con la Libia dovrebbe insegnare qualcosa a tutti.

Pietro Ancona - segretario generale CGIL sicilia in pensione

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