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Arabia inaudita

Arabia inaudita

(19 Giugno 2011) Enzo Apicella
Le donne dell'Arabia Saudita sfidano il divieto di guidare un auto

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Con la rivolta popolare in algeria e tunisia

(11 Gennaio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pclavoratori.it

Il secondo Congresso Nazionale del Partito comunista dei lavoratori, esprime il pieno sostegno alla rivolta popolare in atto in Algeria e Tunisia. Grandi masse di giovani arabi si stanno ribellando non solo al carovita, ma alla propria condizione sociale di sfruttati, precari, disoccupati. Una condizione tanto più intollerabile a fronte del lusso delle proprie borghesie nazionali e del carattere reazionario e corrotto dei regimi politici dominanti. Un’intera generazione di giovani algerini e tunisini è infatti privata di ogni futuro: condannata o alla disoccupazione e alla marginalità di strada, o al supersfruttamento praticato da tante aziende europee- italiane in testa- a caccia di manodopera a basso costo con cui ricattare in patria i “propri” lavoratori . Oltretutto i giovani arabi che cercano la via della fuga in Europa , si trovano sbarrata la via dalle nuove leggi antimigranti concordate dai propri governi corrotti con la U.E., in cambio di mazzette e commesse facili per i capitalisti europei. E per questo si scontrano più di ieri con le vessazioni delle proprie polizie o delle polizie della U.E., spesso finendo nei campi di detenzione ( arabi o europei) e nei loro orrori.
Il congresso del PCL fa appello non solo alla solidarietà coi giovani arabi in rivolta ma all’aperto sostegno della loro ribellione. All’ unità tra governi europei e governi arabi va contrapposta l’unità tra gli sfruttati, arabi ed europei. Il ruolo di organizzazioni sindacali in Tunisia in diretto rapporto con le mille forme della rivolta giovanile è un fatto di estrema importanza.
Il PCL chiede a tutte le sinistre italiane, politiche e sindacali, di promuovere un immediata mobilitazione unitaria sotto le ambasciate e i consolati di Algeria e Tunisia, col coinvolgimento diretto di migranti arabi in Italia e delle loro organizzazioni: per denunciare i rispettivi regimi e il sostegno criminale loro accordato da tutti i governi europei-- a partire dal governo Berlusconi,--e chiedere la liberazione di tutti i giovani arrestati.

LIBERTA’ PER TUTTI GLI ARRESTATI

PIENI DIRITTI DEMOCRATICI E SINDACALI, INDIVIDUALI E COLLETTIVI, IN ALGERIA E TUNISIA

VIA I GOVERNI CRIMINALI DI TUNISI E DI ALGERI E PUNIZIONE DI TUTTI I RESPONSABILI DEGLI ECCIDI DI PIAZZA

CANCELLAZIONE DEI DIRITTI DI SUPERSFRUTTAMENTO CONCESSI ALLE IMPRESE ITALIANE ED EUROPEE, E AI LORO GOVERNI, CONTRO I GIOVANI E I LAVORATORI ARABI

ESPROPRIO DELLE BANCHE STRANIERE, DELLE GRANDI AZIENDE ENERGETICHE, DELLA BORGHESIA ARABA SFRUTTATRICE E COMPRADORA, SOTTO IL CONTOLLO OPERAIO E POPOLARE.

PER UN GOVERNO OPERAIO E POPOLARE A TUNISI ED ALGERI, NELLA PROSPETTIVA DI UNA FEDERAZIONE SOCIALISTA ARABA

Partito Comunista dei Lavoratori

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