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(22 Gennaio 2011)
Il processo di “privatizzazione” di Tirrenia e Siremar procede tra dichiarazioni del Ministro Matteoli che fornisce “tempi certi” e “rispetto delle procedure”, comunicati stampa che allungano i tempi e contro comunicati che li riportano nelle scadenze, canonicamente definite dall’Amministrazione Straordinaria.
Un girotondo di chiacchiere su tempi e procedure di cui non si ha alcun riscontro oggettivo, aldilà delle burocratiche e poco rassicuranti affermazioni del Commissario. Lasciando cadere questa patina di formalismo verbale, sul tavolo della vertenza Tirrenia restano ben pochi atti concreti e tutti sfavorevoli ai lavoratori, alla nostra clientela ed alle prospettive di rilancio Aziendale.
• Che dire dello spazio lasciato alla concorrenza che, come abbiamo ampiamente previsto, ha fatto delle nostre vicende una ghiotta occasione per creare cartelli e monopoli?
• Che dire della cassa integrazione propinata a CRL e TP su base “stagionale”, anticamera di un esubero strutturale di parte del personale navigante?
• Che dire delle vecchie e nuove consulenze che questa Amministrazione paga profumatamente?
• Che dire della mancata erogazione del premio di produzione ai lavoratori amministrativi?
• Che dire del silenzio sugli otto anni di convenzione con lo Stato che dovrebbero accompagnare la vendita?
• Che dire delle fantomatiche clausole, a garanzia dei lavoratori e dei salari, che avrebbero dovuto essere inserite nei parametri del bando di vendita?
• Che dire di un sindacato che millantando la firma della Cassa integrazione come un evento a garanzia dei marittimi, apre spazi di manovra per precarizzare il lavoro e ridurre l’occupazione avendo poi, la faccia tosta di chiamare gli stessi lavoratori allo sciopero per conquistare un tavolo?
Ma di che tavolo parliamo? Qualche altro banchetto con portata principale i lavoratori Tirrenia e Siremar con un bel limone in bocca?
Ed infine, che dire di una certa aggressività, con toni di arroganza post padronale, mostrata da alcuni dirigenti e consulenti, dalle scarse capacità ma dalle grandi ambizioni, di recente balzati agli onori della cronaca di Palazzo Sirignano per i loro atteggiamenti antisindacali?
Coordinamento Nazionale USB Settore Mare
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