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(22 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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Novara. La casa è un diritto!

(24 Gennaio 2011)

LA SITUAZIONE ABITATIVA

Novara coi suoi 100.000 abitanti è la seconda città del Piemonte, lo è anche per numero di sfratti, circa un migliaio. Ora se pensiamo che nella quasi totalità dei casi essi corrispondono ad un nucleo familiare (spesso con più di un adolescente o bambini piccoli), abbiamo un'idea della dimensione dell'emergenza abitativa in città . Gli sfratti sono molto spesso esecutivi e dovuti in massima parte a problemi di morosità , che si è accentuata negli anni più recenti a seguito della progressiva deindustrializzazione, dello sbriciolamento del tessuto produttivo, della progressiva precarizzazione lavorativa che corrisponde ad una precarizzazione delle esistenze.

A questa emergenza il Comune e l'Atc rispondono con la mancanza di vani abitativi e di fondi per costruire nuovi alloggi. Questo è oltrechè falso, un atteggiamento di spregio nei confronti di chi, italiani o di altre comunità , si trova non solo in difficoltà , ma viene colpito soprattutto nella stagione più fredda dell'anno. Ma andiamo con ordine.

Al fatto che manchino i fondi chiediamo perchè nei quartieri popolari anzichè provvedere agli interventi manutentivi sull'edilizia popolare e pubblica si continuino da parte di questa amministrazione (e non solo di questa) interventi di "abbellimento" costruendo rotonde, archi e quant'altro, oppure procedendo a piastrellare i marciapiede per far credere che i quartieri siano puliti ed a misura di cittadino, mentre il degrado nelle periferie pone alcuni palazzi addirittura a rischio incolumità per gli abitanti. Perchè quei soldi ci sono ed altri no? Forse che bisogna foraggiare qualcuno? Ed ancora. Perchè all'avvicinarsi delle elezioni i soldi per le manutenzioni straordinarie (mirate a seconda di dove si cala la clientela) appaiono magicamente?

Sulla questione mancanza alloggi poi la beffa è sotto gli occhi di tutti. Sono centinaia i vani vuoti e murati che questi luridi speculatori tengono pronti da ristrutturare per chi a loro aggrada (mascherando spesso la cosa con graduatorie ed "emergenze" di comodo). Nessun controllo viene esercitato sulle suddette graduatorie da parte di chicchessia. Ed allora? Allora la misura è colma.

LA PALAZZINA

La palazzina che è stata occupata ha circa 15 anni ed è sfitta da parecchi. Alcuni appartamenti non sono stati neppure mai abiatati. Essa è sita nella ex zona delle caserme ed originariamente doveva essere destinata ai funzionari di alto profilo della Polizia di Stato (gli appartamenti sono delle mezze piazze d'armi di 120 mq con doppi servizi, cantina e posto auto in cortile o box). Ma il costo del riscatto era troppo alto e quindi fu adibita ad uso foresteria per gli ufficiali superiori dell'esercito. Anche quella cosa ebbe fine col trasferimento del presidio militare da Novara a Bellinzago Novarese (dove gli hanno costruito delle villette a schiera). Quindi da circa 6 anni non solo la proprietà è incerta (ministero, comune, demanio, atc), ma più nessuno si è curato dello stabile che ora pare nelle mani addirittura del Consiglio di Stato,

LA TRATTATIVA

A seguito dell'occupazione nella mattinata di sabato (da noi festa patronale) si sono presentati in forze Polizia, Carabinieri e Vigili, Praticamente tutte le pattuglie in servizio in città (visto che le celebrazioni del santo locale si stavano svolgendo in centro e tenevano impegnate le varie autorità), lasciando così sguarniti i quartieri. Al che l'accordo che si raggiunge e che un funzionario vada ad interloquire colla facente funzione di sindaco (l'assessore Moscatelli, visto che Giordano - sindaco in carica - è stato nominato assessore regionale). La proposta che ne è venuta ha semplicemente del ridicolo e denota la difficoltà dell'Amministrazione Locale che non sa a chi riferirsi (visto che non si sa chi sia il padrone dello stabile). In breve: voi uscite ora e lunedi apriamo un tavolo di trattative. Ovvero ci togliete l'imbarazzo ora, mettiamo le famiglie in mezzo alla strada ora e poi lunedi, passata la festa (che ovviamente vorrebbero passare in pace tra le mura della "loro" casa) vediamo se "gabbare lo santo" o se c'è la possibilità di fare qualcosa. Costoro hanno veramente la faccia come il culo!!! La risposta degli inquilini è ovvio immaginarla e la decisione di proseguire è stata presa all'unanimità. Domani vedremo se questo tavolo si aprirà e come, ma nel frattempo siamo tutti là, chiunque voglia venire è ben accetto.

Comunque è solo l'inizio!!!!!

CONTRO GLI SFRATTI E LE SPECULAZIONI, 10 100 1000 OCCUPAZIONI,

LA CASA E' UN DIRITTO, NESSUNO SFRATTO, REDDITO E DIGNITA' PER TUTTI/E.


Novara 22-01-2011

Occupanti di via S.Bernardino da Siena,2
Comitato "SalvaNovara"
Circolo "Banditi di Isarno"
Comitato "Abitare Novara"

Fonte

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