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Molot off

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(4 Febbraio 2011) Enzo Apicella
La rivolta in Egitto infiamma il mondo arabo

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Popoli del Mediterraneo sollevatevi!! Peoples of Mediterranean rise up!

Oggi manifestazioni anche a Roma e Milano a sostegno della rivolta popolare in Egitto

(31 Gennaio 2011)

Quanto scritto dai compagni greci sul Partenone in occasione delle lotte contro i diktat dell'Unione Europea, ha trovato una sponda inaspettata e straordinaria nel Mediterraneo sud.
Le rivolte popolari contro i regimi arabi reazionari scoppiate in Algeria, hanno portato prima alla cacciata di Ben Alì dal potere in Tunisia ed in queste ore vedeno il popolo egiziano battersi coraggiosamente contro il regime dittatoriale di Hosni Mubarak. Il regime egiziano rappresenta una importante garanzia per gli interessi dell’imperialismo statunitense, europeo e del progetto sionista. In Egitto sono ormai due anni che c’è un vasto movimento sociale e politico, non solo professionisti ed intellettuali ma anche scioperi nei settori industriali.
Oggi questo movimento sembra aver messo in movimento l’intera area nordafricana, Algeria e Tunisia Egitto, Yemen, milioni di persone in paesi nevralgici stanno scoprendo un protagonismo politico inaspettato un partita aperta e che vede i movimenti sociali e politici scontrarsi con gli interessi delle classi dominanti e con l’imperialismo europeo e statunitense.

Lo scenario di questo poderoso movimento è il Mediterraneo quella zona di saldatura tra Europa, Africa, Asia .

Zona strategica per il capitalismo europeo per i suoi commerci , per le materie prime, perché rappresenta un importante bacino di manodopera qualificata che di fatto la rende a tutti gli effetti periferia industriale dell’Europa.

La rivolta dei popoli tunisino ed egiziano viene furbescamente letta dai media occidentali come la lotta contro dei regime antidemocratici, se fosse così basterebbe allora la semplice sostituzione con un campione di democrazia cosa auspicata da Obama e dalla comunità europea. Un moderato che poi continui a mantenere intatti gli interessi economici stranieri e le buone relazioni con Israele.

Il popolo egiziano chiede con forza libertà di espressione, di associazione assieme alle richiesta emancipazione sociale . Richieste a cui il regime risponde con una feroce repressione.

Si è messo in marcia un movimento popolare che siamo chiamati a sostenere perché rompe con una dittatura imposta dai governi occidentali e lancia un messaggio innanzitutto ai popoli del mediterraneo l’indicazione che alcuni mesi i movimenti sociali e i comunisti greci avevano lanciato: popoli d’Europa ribellatevi, è stata presa sul serio dalla costa sud del mediterraneo.

Sta a noi raccoglierla ed esprimere solidarietà ai popoli in lotta in Tunisia, in Giordania ed oggi in Egitto.

Con questo spirito aderiamo alle iniziative indette dalla comunità egiziana in Italia

Roma manifestazione a Piazza esedra alle ore 17.30
Milano presidio al Consolato Egiziano Via Porpora, 26 alle ore 18

La Rete dei Comunisti

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