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Un fil di fumo

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(10 Maggio 2010) Enzo Apicella
La riunione straordinaria dell'Ecofin vara un piano di aiuti di 500 miliardi di euro per la Grecia e gli altri paesi europei in crisi

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Venerdi’ 9 gennaio 2004 Sciopero Nazionale di 24 ore

indetto dal Coordinamento Nazionale di Lotta Autoferrotranvieri

(6 Gennaio 2004)

Su questi obiettivi:

- Il rigetto dell’accordo-truffa sottoscritto il 20 dicembre da Filt Cgil - Fit Cisl - UilT - Faisa Cisal - Ugl e l'apertura immediata di un tavolo delle rappre- sentanze Cobas, dei sindacati di base e degli autorganizzati con il governo e le controparti datoriali per la restituzione di quanto maturato dalla categoria (3.000 euro di arretrati e 106 euro di aumento mensile dal 1dicembre 2003), senza storni alla previdenza integrativa.

- Il mantenimento dell’unicità del contratto nazionale, respingendo qualsiasi trattativa locale tesa a produrre sperequazioni tra i lavoratori, tra aree forti e aree deboli, tra nord e sud, con il ripristino delle gabbie salariali.

- presentare al governo ed alle associazioni datoriali la nostra bozza di piattaforma per il rinnovo del CCNL scaduto il 31/12/2003, con riserva di modifiche ed integrazioni votate nelle assemblee dei lavoratori.

- Riprendere incisive forme di mobilitazione dopo il 9 gennaio, attuando la circolazione dei mezzi nei termini previsti da leggi e rego- lamenti, contro le eventuali azioni disciplinari e sanzioni amministrative nei confronti dei lavoratori che hanno scioperato in deroga alla legge 146/90.

- La difesa del diritto di sciopero, colpito non solo da Leggi imposte per limitare e perfino impedire la lotta, ma anche dall'uso minaccioso, ricattatorio della precettazione, tesa a reprimere la libertà e la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici.

- Confrontarsi con le associazioni degli utenti, che già sono venute a portarci tutta la loro solidarietà, e
concordare iniziative unitarie per il rilancio del trasporto pubblico locale.

Le ristrutturazioni aziendali e la privatizzazione dei servizi hanno prodotto un esito disastroso sia sulle condizioni dei dipendenti e la precarizzazione del lavoro, sia sulla precarietà dei mezzi e la vivibilità del servizio ad uso degli utenti.

Questa lotta dei tramvieri, quindi, rappresenta la tutela dei diritti di tutti contro la logica liberista del mercato che mira a scaricare i costi del trasporto sui cittadini-lavoratori, a esclusivo vantaggio del profitto delle imprese private.

Per i DIRITTI, il REDDITO, la DIGNITA di tutti e tutte

CONFEDERAZIONE COBAS

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