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(21 Aprile 2011)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pclavoratori.it
Leggo su un quotidiano piemontese che il senatore Agostino Ghiglia, vicecoordinatore del PDL del Piemonte, è passato dalle minacce ai fatti: depositando un esposto contro di me presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Torino per il reato di “istigazione a delinquere”, secondo gli art.414 e 302 del codice penale. La colpa? Aver rivendicato il “Fare in Italia come in Tunisia e in Egitto”, con un pubblico appello rivolto a tutte le sinistre affinchè si promuova “una grande marcia nazionale, operaia e popolare ,su Palazzo Chigi per imporre a Berlusconi le dimissioni”.
Confesso la “colpa”, a nome del PCL. La campagna nazionale “Fare come in Tunisia e in Egitto” è in pieno corso in tutta Italia, e vede impegnati in prima fila tutti i candidati del PCL alle elezioni amministrative ( Torino, Milano, Bologna, Napoli, Catanzaro, Cagliari, Pavia, Treviso, Savona, Reggio Calabria). Solo la forza di massa di una mobilitazione radicale e prolungata può rovesciare un Sultanato reazionario, basato sulla compravendita dei deputati e graziato dalla passività delle “opposizioni”. Se rivendicare il rovesciamento di un governo che “delinque” contro i lavoratori, i diritti democratici, le stesse norme costituzionali, è “istigazione a delinquere”, confessiamo il “reato”. Terrò comizi di piazza in tutte le città, su questo tema. Non ci faremo intimidire.
MARCO FERRANDO- PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
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