">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Il capitalismo spiegato ai bambini

Il capitalismo spiegato ai bambini

(17 Novembre 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Un altro passo in avanti nell'applicazione della Legge 30

grazie Cgil, Cisl, Uil

(14 Febbraio 2004)

Ieri la Cgil ha firmato, insieme a Cisl e Uil, un accordo sui "contratti di inserimento" all'interno della Legge 30 (defnita strumentalmente "legge Biagi"). Questi contratti sostituiscono i contratti di formazione lavoro, aboliti dopo la censura della commissione europea. Tale accordo è stato definito da Il sole24ore "un altro passo in avanti" nell'applicazione della (contro)riforma del lavoro. La "legge Biagi" era stata all'inizio avversata dalla Cgil. Già da tempo però Red-Lab aveva ravvisato che, al di là delle dichiarazioni verbali, la posizione del maggior sindacato confederale stava mutando.

Su Il manifesto di oggi, quotidiano che certo non possiamo definire ostile alla Cgil, un articolo esprimeva una serie di "perplessità" in merito all'accordo. Riferendosi al comportamento della Cgil si scrive

"Poi sulla legge 30 cadde il silenzio delle denunce, e le pratiche hanno smentito la precedente opposizione: per prima la Fiom firmò all'Ilva un accordo che accoglieva alcuni punti della legge berlusconiana, ora la Cgil ha firmato l'«accordo sui contratti di inserimento». In attesa di conoscerne bene il testo, anticipiamo solo la notazione di un procedere incongruo."

"Resta comunque una domanda: che bisogno c'era di accogliere questa nuova tipologia contrattuale? C'è chi ricorda che proprio la legge 30 ha eliminato i contratti di «formazione lavoro», creando un vuoto che ora quelli di «inserimento» vanno a colmare. Quale vuoto, vista la pletora di forme precarie di contratto già esistenti cui «attingere»? E suona involontariamente grottesca l'enfasi della Confcommercio sugli «80 mila lavoratori» che ora potranno usufruire di questo contratto che «premia la formazione», giacché si sa già che sono previste solo 16 ore per la «formazione»."

Grazie anche a sindacati che a parole fanno opposizione, ma sono molto accondiscenti nei fatti, l'Italia è diventata davvero il "paese europeo con il mercato del lavoro più flessibile" (parola del Presidente del consiglio). Anche per questo la CUB conferma la data dello sciopero generale per la giornata del 12 marzo.

Giovedì, 12 Febbraio 2004

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Legge 30/2003»

3633