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Gugliotta

Si apre una finestra sui metodi della polizia italiana

(14 Maggio 2010) Enzo Apicella
I TG trasmettono l'intervista a Stefano Gugliotta, che porta i segni del pestaggio immotivato da parte della polizia

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La legge NON è uguale per tutti

(18 Giugno 2011)

E’ successo di nuovo: al mattino sono entrati nelle loro case, gli hanno consegnato un plico per ottemperare alle formalità, li hanno deportati al commissariato e gli hanno comunicato che da quel preciso istante la loro libertà era ulteriormente ridotta, se non completamente negata. Non è la trama di un qualche film che tratta di uno dei tanti -troppi- regimi del passato o del presente, ma una finestra su di una realtà a noi molto vicina ..

Il 14 giugno 2011, 7 compagni sono stati arrestati (di cui 6 posti ai domiciliari ed uno in carcere) ed altri 9 sottoposti all’obbligo di firma.

Le ipotesi di reato riguardano una serie, apparentemente disomogenea, di fatti verificatisi durante manifestazioni, presidi o cortei, svoltisi durante il mese di maggio in solidarietà ai compagni colpiti dalla precedente ondata repressiva del 4 maggio.

Quando nella giornata di lunedì l'Italia della “sinistra illuminata” si stava preparando a festeggiare la vittoria referendaria, la città di Firenze è stata teatro dell'ennesimo atto repressivo nei confronti del movimento.

Negli ultimi 2 anni, solo a Firenze e solo all’interno delle realtà di movimento, almeno 150 persone sono state raggiunte da denunce o procedimenti penali e di queste una buona parte da misure restrittive più severe quali obbligo di firma, arresti domiciliari o addirittura carcere. Lunedì la repressione ha colpito ancora una volta, privando dei compagni della loro libertà, persone che quotidianamente lottano nelle proprie città, nelle piazze, sui luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle Università.

L’attuale modello di democrazia dà voce solo a chi è in linea con la maggioranza benpensante; sui “diversi” di turno si continuano invece a costruire falsi allarmismi, veicolati dai media, con cui diffondere la retorica del degrado urbano, contribuendo ad instaurare un clima di timore diffuso la cui risoluzione è garantita da un tentacolare apparato repressivo.

Siamo stufi di dover analizzare i fatti per costruire, e giustificare, l'ennesima palese montatura giudiziaria. Vorremmo invece considerare l’oggettiva diffusione di questa gogna repressiva, il suo manifesto inasprimento ed i tranelli in cui vogliono spingerci per isolare chi ne viene colpito.

Piena solidarietà a tutti gli imputati e a tutti quelli che quotidianamente vengono privati della libertà di espressione e opposizione.

LIBERI TUTTI!

Voci dalla Macchia
Rignano Antifascista
CAAT Aretino

Fonte

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