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(7 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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    Sciopero generale il 12 marzo: primi appuntamenti

    Tutti/e in piazza!

    (11 Marzo 2004)

    L'Unione Sindacale Italiana e la Confederazione Unitaria di Base hanno proclamato per l'intera giornata del 12 marzo 2004 lo sciopero generale di tutte le categorie del pubblico impiego e del privato. Uno sciopero, che segue quello dello scorso 7 novembre e le dure lotte che in questi mesi sono esplose in vari settori produttivi, determinato dal gravissimo attacco portato dal governo e dal capitale alle condizioni di vita e di lavoro dei settori più deboli della società.

    L'attacco sta colpendo in più direzioni:

    Pensioni: è di questi giorni la decisione di aumentare l'età pensionabile e di ridurre i benefici economici rispetto allo stipendio percepito al momento del pensionamento.

    E' questa una manovra che affonda le sue radici nella "riforma Dini" voluta dal centrosinistra al potere e che avrà forti ripercussioni negative sull' occupazione, soprattutto dei giovani, mentre per precari e nuove generazioni la pensione diverrà non un diritto ma un miraggio. Verrà così favorita l' ignobile speculazione delle assicurazioni gestite dagli sciacalli delle finanziarie o dei sindacati confederali.

    Liquidazioni e T.F.R.: governo, Confindustria e sindacati confederali sono tutti d'accordo a scippare e gestire liquidazioni e T.F.R. dei lavoratori. Tramite il truffaldino meccanismo del silenzio-assenso, i soldi dei lavoratori saranno dirottati automaticamente nei fondi-pensione, che trasformeranno i sindacati confederali in società finanziarie colluse con il capitale ed il cui interesse primario sarà sempre più la difesa dei propri utili e sempre meno la tutela dei diritti dei lavoratori.

    Salari e Carovita: il governo attribuisce all'euro la causa del raddoppiamento dei prezzi, ma l'aumento del costo della vita è in Italia superiore a tutti gli altri paesi europei. Ma Berlusconi e la sua banda si dimenticano di dire che stanno ostacolando in tutti i modi, come nel caso degli autoferrotranviari, il rinnovo dei contratti e l'adeguamento dei salari al costo della vita: nessuna politica di difesa dei redditi dei lavoratori ed invece aumenti indiscriminati dei costi dei servizi, dalla sanità ai trasporti.

    Licenziamenti e cassa integrazione: governo e Confindustria stanno smantellando tutta l'economia industriale italiana lasciando spazio alla pirateria finanziaria dei vari Tanzi e Cagnotti. Si chiudono le fabbriche regalate alla Fiat, come ad Arese e Pomigliano, spalancando le porte ai licenziamenti indiscriminati ed allo spostamento delle produzioni in paesi con manodopera meno costosa: il risultato è un aumento pauroso del numero delle famiglie ai limiti della fascia di povertà.

    Precariato: grazie alla c.d. legge Biagi si sono istituzionalizzate tutte le forme di contratto di lavoro precario e l'avviamento al lavoro è ormai affidato al caporalato delle cooperative e delle agenzie interinali. I lavoratori - soprattutto i giovani, le donne e gli immigrati - non hanno più tutela giuridica e sono ogni giorno sottoposti al ricatto della perdita dell 'occupazione.

    Questi i risultati: nessuna prospettiva né di lavoro né di vita, nessun diritto e solo doveri e tutto ciò avviene con la connivenza del centrosinistra e dei sindacati confederati che traggono soldi e potere da queste forme di gestione e controllo mafioso dell'occupazione.

    Diritti sociali e sindacali: l'arrogante azione liberticida del governo e del padronato ci sta progressivamente privando di tutti i diritti sociali e sindacali. Duro attacco al diritto alla salute ed alla sicurezza nel posto di lavoro, impossibilità di accedere all'edilizia popolare, taglio di tutto lo stato sociale, violazione dei diritti umani per i lavoratori stranieri con o senza permesso di soggiorno.

    In questo quadro di guerra sociale, governo e padronato vogliono impedire ogni forma organizzata di contrapposizione sociale, attentando continuamente al diritto di sciopero, già pesantemente condizionato dalle precedenti regolamentazioni dei governi di centrosinistra.

    Mentre si tenta di impedire al sindacalismo di base la possibilità di proclamare scioperi nazionali intercategoriali, governo e controparti annunciano le proposte più oscene possibili: liste preventive degli scioperanti, referendum preventivi sullo sciopero, interventi diretti dei prefetti sulle buste paga di chi non accetta le precettazioni ed altre nefandezze simili. A quando l'arresto preventivo dei potenziali scioperanti?

    Guerra: l'Italia partecipa attivamente alla guerra infinita scatenata da USA ed alleati per il controllo del mondo e delle materie prime. Dopo l' aggressione del '99 alla Jugoslavia, ora le truppe italiane occupano territori dei Balcani e dell'Asia (Afghanistan ed Iraq), partecipando alla repressione delle popolazioni locali e controllando (per conto del potere economico e politico dell'impero) la rapina delle materie prime e la spartizione dei lucrosi affari per la "ricostruzione".

    Anche per la guerra, centrodestra, centrosinistra e sindacati confederali hanno le stesse responsabilità sia nei massacri avvenuti sia nella militarizzazione del territorio italiano e nello sviluppo dell'economia di guerra.

    * * *

    Tutto non va tollerato nemmeno un istante di più. L'USI-AIT invita alla rivolta generalizzata, sociale e sindacale, per diffondere l'azione diretta e le lotte non istituzionali, che sono quelle che hanno fatto la storia del movimento di classe e che sempre più lavoratori stanno oggi di nuovo riproponendo, come nel caso dei tranvieri, degli operai Ilva, degli aeroportuali, ecc.

    Mobilitiamoci per lo sciopero generale sempre più uniti e determinati, opponendoci a chi ci vuole costringere al silenzio con queste rivendicazioni:

    NO ALLA LEGGE CHE COLPISCE DI NUOVO LE PENSIONI E CHE RAPINA T.F.R. E LIQUIDAZIONI

    PER IL RIPRISTINO DELLA SCALA MOBILE, LA CONSERVAZIONE DELLE PENSIONI DI ANZIANITA' E FORTI AUMENTI SALARIALI, UGUALI PER TUTTE LE CATEGORIE

    PER LA DIFESA DEL DIRITTO DI SCIOPERO E L'AMPLIAMENTO DEI DIRITTI SINDACALI E SOCIALI

    CONTRO LA PRECARIZZAZIONE DEL LAVORO ED IL CAPOLARATO LEGALIZZATO DELLE AGENZIE INTERINALI

    LAVORO PER TUTTI E PIU' GARANZIE PER I LAVORATORI

    FERMIAMO LA GUERRA:

    MOBILITIAMOCI PER IL RITIRO IMMEDIATO DI TUTTE LE TRUPPE ITALIANE DAI FRONTI DI OCCUPAZIONE E BOICOTTIAMO L'ECONOMIA DEL MASSACRO E DELLO SFRUTTAMENTO

    ORGANIZZIAMOCI NELL'UNIONE SINDACALE ITALIANA

    PER L'AUTOGESTIONE DELLE LOTTE E PER CREARE UNA NUOVA SOCIETA' BASATA SU PACE, LIBERTA', UGUAGLIANZA E SOLIDARIETA'


    Appuntamenti in piazza
    Milano Manifestazione Regionale ore 10,00 L. Cairoli -
    Roma ore 10,00 Manifestazione da P.zza Esedra -
    Bologna ore 9,00 P.zza Galvani
    Torino ore 10,00 sede RAI Via Verdi
    Treviso ore 10,00 P.zza della Stazione
    Trieste ore 10,00 P.zza della Borsa
    Firenze ore 9,30 P.zza S.Marco
    Napoli ore 9,00 P.zza del Gesù
    Bari piazza Massari ore 17,00
    Genova ore 10,00 Prefettura Largo Lanfranco
    Palermo ore 9,30 P.zza Indipendenza
    Cagliari ore 10,00 Inps

    USI-AIT Unione Sindacale Italiana

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