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No Tav. Domenica tutti in Val Susa

(30 Giugno 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Domenica tutti in Val di Susa a Chiomonte, questo il prossimo appuntamento dei No Tav, un movimento sempre più vasto e diffuso che in queste ore si sta mobilitando contro l’apertura dei cantieri.

35 giorni di occupazione sul piazzale della Maddalena nei pressi del tunnel di Chiomonte per impedire l’avvio del cantiere per la nuova linea Torino-Lione, poi lunedì l’arrivo di un vero e proprio esercito per disperdere i No Tav: 2000 tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e forestali. In 2000 con tanto di ruspa per sgombrare i manifestanti: agenti in tuta anti-sommossa, lancio ripetuto di lacrimogeni, così è stata sfondata la resistenza di chi si è opposto all’opera. “Un’altra linea ferroviaria che squarcerà il territorio – spiega un manifestante – una linea inutile poiché l’attuale sarebbe già sufficiente al transito dei treni, è una linea che può sostenere fino a 200 treni al giorno mentre ne transitano attualmente 75”.

Ma non ci sono ragioni, i cantieri vanno aperti, tutto andava fatto per consentire l’avanzata delle “umane sorti e progressive” e obbedire a Maroni, che per il 30 giugno vuole il cantiere aperto. Subito dopo devono partire gli altri, ma soprattutto se non si apriva il cantiere di Chiomonte niente finanziamenti europei per 671 milioni di euro, come ha ricordato anche Emma Marcegaglia.
Il governo centrale e le istituzioni, contro tutto e tutti, vanno avanti con una grande opera invisa alla popolazione, dannosa per il territorio, nociva per le persone, ma forse utile al capitale.

A colpi di ruspa e lacrimogeni è stato riportato l’ordine e ignorata la volontà delle persone, sono stati consegnati i lavori.
Allora non resta che manifestare ancora, domenica, e poi ancora. Si stanno organizzando pullman da tutta Italia, la rete della solidarietà si allarga sul web e non solo.

30-6-11

Alessandra Valentini
DirittiDistorti

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