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(7 Agosto 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.webalice.it/mario.gangarossa

Il malumore è generale di fronte alle misure della finanziaria che per l’ennesima volta fa pagare sempre agli stessi la perenne crisi. Molti lo dicono (partiti, associazioni, esponenti politici), ma con molta molta moderazione. Si sussurra sottovoce, quasi si temesse che la popolazione la prenda sul serio!

NOI VOGLIAMO URLARLO!

SE NON ORA QUANDO UNA VERA OPPOSIZIONE SOCIALE!

Bisogna prepararsi per respingere al mittente, una volta per tutte, questi attacchi continui alle condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone, alla libertà di avere un sogno, alla dignità dei lavoratori, precari, studenti, pensionati.

Gli attacchi provengono da chi detiene ricchezza, potere. Basta vedere i lussi di ogni genere che si permettono questi approfittatori e quale miseria è riservata alla popolazione.

Si sono bevuti ingenti ricchezze (non solo in Italia), accaparrati guadagni smisurati, hanno spremuto milioni di lavoratori e oggi ripresentano il conto dei loro lussi alle popolazioni italiane e mondiali. Nel contempo ci mostrano sui giornali la morte di migliaia di bambini per fame.

La finanziaria che tutti si sono affrettati ad approvare, sostanzialmente, raccoglie risorse e toglie spese ai servizi sociali e in un'unica direzione: colpisce quella popolazione che già si trova in difficoltà con l’espulsione di migliaia di lavoratori dai propri posti di lavoro o con la perdita del lavoro già precario o con la fine della speranza di trovarlo. Ultimo ritocco, solo in ordine di tempo, ad una condizione già pessima, la CGIL ritorna all’ovile e firma con CISL e UIL, un accordo con gli Industriali, che permetterà alle Aziende di potere esigere accordi peggiorativi al CCNL, nel contempo ostacolano la libertà dei lavoratori di decidere sugli accordi e negano la libertà dei diritti sindacali.

Le nuove misure degli ultimi anni sono tutte dirette a reprimere le esigenze dei lavoratori, lasciando mano libera al potere dei padroni.

La manovra attacca, soprattutto e direttamente il reddito dei lavoratori e l’inasprimento di vedere riconosciuti i propri diritti nel rapporto di lavoro. In pratica se un lavoratore vuole rivolgersi al giudice per irregolarità sulle buste paga o per contratti a termine e/o per qualunque spettanza non percepita, deve pagare una tassa prima di iniziare la procedura legale.

A cosa serve questa norma se non a dissuadere i lavoratori a procedere contro il padrone?

Blocca la contrattazione di tutti i lavoratori del Pubblico Impiego fino al 2014. Allunga la possibilità di andar in pensione per tutte le donne che lavorano nel privato (nel Pubblico Impiego già lo avevano fatto) e anche a tutti i pensionandi uomini e donne, con l’allungamento dell’età pensionabile anche a chi ha già 40 anni di contributi versati, con lo scivolamento di un anno della pensione a cui si aggiungeranno altri mesi.

La manovra attacca sui servizi sociali con la reintroduzione dei ticket sanitari, gli aumenti da parte dei comuni delle tariffe degli autotrasporti, Tarsu ecc. ma non si toccano i privilegi della classe politica e si sfiorano soltanto quelli delle classi molto agiate, mentre si stritolano i piccoli artigiani e ci annunciano che non è finita qui.

SE NON ORA QUANDO

Da subito bisogna costruire una rete tra ambiti diversi ma che si interessino e si muovano contro la discriminazione sociale, contro la privatizzazione, contro il lavoro precario e malpagato, per formare un blocco sociale ampio, per cacciare gli sfruttatori senza scrupoli, per contrastare la loro aspirazione che altro non è che una nuova forma di schiavismo.

Complici di tutto questo sono coloro che fanno finta di indignarsi ma poi collaborano a mettere in pratica la politica dei padroni (partiti, OO.SS. compiacenti ecc.).

Ci rivolgiamo a tutti coloro che non vogliono più subire in silenzio.

No corruzione, scuola pubblica e servizi sociali per tutti, forte diminuzione degli stipendi per chi amministra la cosa pubblica, trasparenza dei bilanci, no discriminazioni, tra belli, brutti, uomini e donne, migranti e non, diritti per tutti, spazi per i giovani, aumenti consistenti dei salari e delle pensioni minime.

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CERCHIAMO DI CAPIRE COSA SUCCEDERÀ CON L’INTRODUZIONE DELLA NUOVA MANOVRA SU ALCUNI PUNTI POCO PUBBLICIZZATI

Agevolazioni a giovani imprenditori (si favorisce l’imprenditorialità e si penalizzano i lavoratori)

Mentre in base alla versione originaria, l’agevolazione sarebbe spettata per 4 anni a partire dalla costituzione dell’impresa (dopo il 31.12.2007), ora c’è un nuovo limite, la detassazione è applicata fino ai 35 anni dell’imprenditore.

Evasione fiscale

Il numero dei controlli è destinato a diminuire nel biennio. "Il programma dell’Agenzia delle Entrate nella parte relativa alle imprese di grandi dimensioni infatti, prevede che nel 2011 gli accertamenti da fare siano 1800, ma che nei 2 anni successivi questo numero vada a decrescere. Cosi pure per piccole imprese e professionisti." Dal "Sole 24 Ore" del 15.07.2011.

Pensioni

Anticipato al 2012 l’allungamento dei tempi per la pensione legata all’aspettativa di vita. Per le finestre di uscita dei lavoratori che vanno in pensione la morsa si è stretta ancora di più. Il meccanismo introdotto fa scattare un mese in più già dal 2012, 2 mesi nel 2013 e tre mesi nel 2014. A manovra approvata già si parla di innalzare l’età pensionabile a 70 anni.

Pensioni donne

Graduale innalzamento dell’età in cui si maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia, per le lavoratrici del settore privato e autonome. Il meccanismo degli scalini inizierà dal 2020, ma con gli adeguamenti automatici legati alla garanzia di vita, il parametro nel 2032 supererà i 67 anni. Da quest’anno il parametro di base è 65 anni.

Pensioni e rivalutazione

E’ ridotta la rivalutazione per le pensioni tra i 1402 e 2337 Euro.

Lavoratori con 40 anni di contributi.

L’ultima novità riguarda i soggetti che vanno in pensione con 40 anni di contributi. Per questi lavoratori si introducono delle mini finestre che avranno l’effetto di ritardare il godimento della pensione. Per chi matura i requisiti nel 2012 la pensione slitta, 2 mesi nel 2013 e 3 mesi nel 2014, che si sommano allo slittamento di un anno già in vigore.

Fisco

Dal 2012 aumenteranno le tasse sulla benzina

Giustizia

Contributo unificato
. E’ una tassa che pagherà chi vuole iniziare una causa di lavoro o civile. Dal 6.07.2011 chi vuole rivolgersi al Giudice per fare valere i propri diritti nel rapporto di lavoro, deve pagare una tassa già all’inizio della procedura. Qual’ è l’intento se non quello di scoraggiare i lavoratori a rivendicare i propri diritti!

Sanità

Si introducono i ticket di 10 euro su visite specialistiche e analisi cliniche.

Pubblico Impiego

Per tutto il personale dipendente del Pubblico Impiego, anche sanitario, c’è il blocco dell’aumento dei trattamenti economici fino al 2014, con una riduzione di fatto del salario, in quanto non si recupera l’inflazione.

Enti Locali

Tagli per Comuni e Regioni, che per fare cassa, aumenteranno trasporti ( gli aumenti dei biglietti sono già stati annunciati), servizi sociali, Tassa Regionale Comunale ecc.

NATURALMENTE NON SI TOCCANO I GRANDI PATRIMONI i vitalizi di politici i lussi dei ricchi. LA CRISI LA PAGHIAMO NOI!

In qualunque Paese del Mondo si stia manifestando in questo momento (vedi per esempio la Grecia), la crisi la pagano SEMPRE i lavoratori, i pensionati, i giovani e le masse popolari dei ceti più bassi.

4 agosto 2011

A.L.Cobas – Cub

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