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Manovra

(5 Settembre 2011) Enzo Apicella
Domani in aula al Senato il testo della manovra "anti-crisi"

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La Cgil in 100 piazze. Camusso, "manovra irresponsabile. Sciopero è un diritto"

(6 Settembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

13:00 - Fra gli applausi e sulle note di 'Bella Ciao' si chiude il comizio dal Colosseo, da una Roma gremita, così come le atre piazze in cui sono scesi con la Cgil lavoratori, pensionati, studenti. Una grande partecipazione allo sciopero e ai cortei, a dire che questo è il momento della protesta, dell'indignazione per una manovra e un governo che colpisce ancora il mondo del lavoro. E ora, arrotolati gli striscioni, biegate le bandiere, si torna tutti a casa, ma l'impegno continua, le speranze restano, nella convinzione che un'altra Italia è possibile e parte da qui!

12:50 - "Si stralci l'articolo 8. Bisogna cancellare una norma che è ingiusta, che è una vergogna: lo chiede il leader della Cgil, Susanna Camusso, dal palco dello sciopero generale. Se il Parlamento non lo stralcia devono sapere che intraprenderemo tutte le strade e le iniziative possibili perchè questa vergogna deve essere cancellata. Dico a Confindustria, Cisl e Uil: scegliete, o c'e l'accordo sindacale o c'è la legge. Tutte e due non sono possibili".

12:42 - Parlando dell'articolo sui licenziamenti presente nella manovra, la segretaria della Cgil attacca: "Sacconi stralci l'articolo 8, altrimenti verrà ricordato per sempre come il peggior ministro del lavoro della storia repubblicana". E torna sulle accuse di uno sciopero e di un sindacato irresponsabile: "Irresponsabile è questa manovra, irresponsabile è chi durante la crisi riduce il lavoro e dà il via ai licenziamenti".

12:35 - Ed ecco i primi dati diffusi dal sindacato, secondo cui l'adesione media allo sciopero generale , su tutto il territorio nazionale e in tutti i settori, è del 58%. Il dato è ricavato da un campione predisposto da una società specializzata ed è rappresentativo dal punto di vista statistico. Il campione di riferimento è composto da 800 tra aziende, reti, uffici, servizi pubblici e commerciali. La percentuale del 58% «è molto alta» perchè va letta in relazione all'impossibilità per molti lavoratori di scioperare, 'comandatì per garantire i servizi pubblici essenziali.

12:33 - La leader della Cgil attacca il governo anche sui numerosissimi tagli e sul tentativo di abolizione di feste come il 25 aprile e il primo maggio, legate alla storia e alla memoria del Paese. E a chi ha parlato di uno sciopero irresponsabile, che non doveva essere fatto in questa fase la Camusso risponde "Se non ora quando?" e ancora "lo sciopero è un diritto, non un ricatto".

12:25 - "E' una manovra ingiusta, iniqua, incivile e irresponsabile. Rompe il patto con i cittadini, colpisce i lavoratori e i pensionati, si accanisce sui più deboli e tagliando sugli enti locali fa un danno alle persone - continua la Camusso dal palco del Colosseo - Ricorreremo su tutte le norme anticostituzionali. Per noi la costituzione è sacra, non ce la ruberete"

12:20 - Susanna Camusso dal palco di Roma: "Le nostre piazze sono le piazze di chi non si rassegna, di chi non è disposto a rinunciare ad avere un paese migliore, noi un Paese così non ce lo meritiamo e non lo vogliamo. Non sono gli italiani non credibili, è questo governo non credibile. L'Italia è il paese del lavoro, ci sono alcuni ministri ingordi della divisione che non si accorgono più di quello che fanno. Se si continuano a fare manovre depressive continueremo a non risanare il Paese. In quei 9 giorni di agosto siamo passati da un presidente del Consiglio che ha detto 'siamo il paese migliore del mondo' alla Banca centrale europea che ci ha detto 'siete un paese che sta affondando'. Questo paese ha bisogno di tutto, ma non delle vendette e delle ingiustizie. Questa manovra è incivile e irresponsabile - ha aggiunto Camusso - è ingiusta perchè si accanisce sulle persone più deboli"

11:55 - "Il popolo di centrosinistra ha cambiato il centrosinistra, questo è il momento per indicare la prospettiva cacciando Berlusconi ed il suo governo, per un'alternativa radicale, un'alternativa di governo". Così Nichi Vendola sotto il palco del Colosseo dove sta facendo il suo intervento il segretario della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, a seguire Susanna Camusso.

11:48 - Quindicimila persone stanno prendendo parte alla manifestazione indetta dalla Cgil a Genova. Piazza De Ferrari ha accolto i tre principali cortei partiti stamani dal Terminal Traghetti, dalla Stazione Brignole e dalla Stazione Marittima per un totale, secondo le prime stime delle forze dell'ordine, di circa quindicimila persone. La città è paralizzata nei suoi nodi principali, ma la sensazione è che i disagi siano ben tollerati grazie anche al lavoro di polizia, carabinieri e vigili urbani. Al concentramento di piazza De Ferrari hanno preso parte tutte le sigle della Cgil, i Cobas e gli studenti

11:35 - Alla Perugina lo sciopero proclamato dalla Cgil contro la manovra del Governo ferma la produzione dei Baci. Lo hanno annunciato i rappresentanti dello stesso sindacato nel corso della manifestazione che è in corso nel centro di Perugia. Secondo la Cgil l'adesione in Umbria allo sciopero è di oltre l'80 per cento. Il segretario regionale Mario Bravi ha parlato di una partecipazione superiore a quella dell'agitazione del sei maggio scorso. La manifestazione si tiene in una piazza della Repubblica gremita di lavoratori.

11:30 - "Quando le regole e le leggi si fanno ingiuste la resistenza è un dovere. Cancellare l'articolo 8". È uno dei cartelli contro la manovra economica che campeggia nel corteo della Cgil di Roma, quasi giunto al Colosseo. La manifestazione è scandita da musica e tamburi e procede intercalata da diversi interventi al megafono, soprattutto di ragazzi riuniti sotto la bandiera di "giovani non più disposti a tutto". "Articolo 18, decentriamo Berlusconi", recita un altro cartello portato in corteo. A sfilare per le vie della Capitale sono tutte le categorie della Cgil, dalla Funzione pubblica alla Fillea, fino ai taxi e alla Polizia Penitenziaria. E fra i tanti cartelli anche questo: "Bonanni, dopo 35 anni mi vergogno di essere iscritto alla Cisl". Ad imbracciarlo un pensionato di Frosinone, Elio Quattrociocchi, che spiega: "sentire Bonanni dirsi d'accordo con i licenziamenti e appoggiare il governo mi ha deluso profondamente ed oggi, dopo 35 anni, mi vergogno di essere iscritto alla Cisl .Sono iscritto alla Cisl dal '77. Sono stato Rsu per nove anni e ho lavorato come operaio alla Smia Fibre di Castellaccio, in provincia di Frosinone. Oggi non mi riconosco più in questo sindacato e per questo sto partecipando alla manifestazione della Cgil contro una manovra che reputo ingiusta e lesiva dei diritti dei lavoratori. Strappare la tessera della Cisl? Non so ancora che fare, ci sto pensando. Per ora sono solo deluso".

11:17 - «Con la partecipazone elevata allo sciopero di quei pochi che lavorano perchè non in cassa integrazione, i lavoratori Fiat bocciano il decreto Marchionne. Questa volta l'ad del Lingotto a Mirafiori ha perso il referendum». Così il responsabile nazionale auto della Fiom, Giorgio Airaudo, commenta lo sciopero nello stabiliemnto torinese della Fiat

11:15 - Dai primi dati delle principali aziende lombarde, secondo la Fiom-Cgil, in quasi tutti gli stabilimenti la partecipazione allo sciopero «è oltre il 70%. Nel reparto produzione di alcune aziende il dato raggiunge addirittura il 100% degli addetti». Per Mirco Rota, segretario generale della Fiom-Cgil Lombardia «questo dimostra innanzitutto che le ragioni dello sciopero sono ampiamente condivise dai lavoratori e dalle lavoratrici e che non solo gli iscritti alla Cgil hanno aderito alla protesta contro questa assurda manovra. In molte province molte Rsu hanno aderito unitariamente seppure non trovando il consenso delle loro confederazioni». E, sempre secondo la Fiom, è quasi dell'80% l'adesione dei lavoratori della Powertrain di Mirafiori (ex Meccaniche) allo sciopero generale di 8 ore proclamato dalla Cgil contro la manovra del governo. «Lo sciopero generale come volevamo e sapevamo -commenta il responsabile nazionale auto della Fiom, Giorgio Airaudo- mancano solo gli altri sindacati, vengano con noi, cancelliamo l'articolo 8 e ricostruiiamo il contratto nazionale».

11:10 - Almeno 3.000 manifestanti sfilano per le vie del centro di Cagliari. Il corteo, partito da piazza Garibaldi, è transitato vicino alla piazza in cui gli «indignati» sardi stanno protestando contro i tagli della nuova manovra del Governo. Una decina di tende sono state montante in piazza san Cosimo dagli aderenti al sindacato Usb-Rdb. Secondo il segretario generale della Cgil sarda, Enzo Costa, la protesta di oggi ha un «doppio significato» perchè la Sardegna «sta soffrendo più delle altre regioni i tagli nazionali».

11:00 - A Milano sono decine di migliaia i manifestanti che affollano i bastioni di Porta Venezia, da dove è partito il corteo dietro lo striscione "Stanchi di pagare per tutti, cambiamo la manovra ingiusta. Diamo un futuro ai giovani e all’Italia!". Tra le aziende presenti Esselunga, Carrefour, Innse, Cgt, Ikea, Mc Donald e Autogrill. Farmacie comunali, bancari, la Scala, il Comune di Milano. Moltissimi cittadini partecipano direttamente o sostenendo la manifestazione dalle finestre.

10:45 - È partito da largo Cairoli a Milano anche il corteo organizzato da Usb, centro sociale Cantiere e Cobas, per protestare contro la manovra varata dal governo e la crisi economica. Sono circa 500 i manifestanti, con in testa lo slogan «Basta macelleria sociale». Il corteo passerà da via Cusani, via Broletto, via Grossi, via Santa Margherita, via Case rosse, piazza Meda, via Matteotti fino ad arrivare a piazza San Babila.

10:41 - Roma, sono tanti gli esponenti politici che fanno capolino al corteo della Cgil. Oltre al leader di Sel, Nichi Vendola, sono presenti tra gli altri anche il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, e diversi rappresentanti del Pd.

10:40 - Con in testa il leader della Fiom, Maurizio Landini dietro lo striscione «Crescita, equità e giustizia sociale» è partito da piazza Croci, a Palermo, il corteo per lo sciopero della Cgil contro la manovra bis. I manifestanti attraverseranno via Libertà per raggiungere piazza Verdi dove il segretario della Fiom concluderà il comizio. «Cisl e Uil devono riflettere - dice Landini - la strategia che hanno scelto sta favorendo governo e Confindustria. Molti loro iscritti nelle fabbriche oggi stanno scioperando insieme a noi in tante piazze italiane».

10:30 - Anche gli studenti in piazza per lo sciopero generale indetto della Cgil. «Dopo le azioni di ieri contro il numero chiuso, travestiti da fantasmi - dichiarano - oggi non siamo invisibili nelle piazze. Siamo in piazza per rifiutare ogni meccanismo di indebitamento che rappresenti un'ipoteca sul nostro futuro. Dalle speculazioni della finanza sul debito pubblico e privato alla recente proposta della Gelmini di introdurre una prova nazionale per assegnare prestiti agli studenti svincolati dal reddito; il tutto in sostituzione delle borse di studio, sostanzialmente cancellate dagli ultimi tagli». «Si preannuncia un autunno tanto intenso quanto grave è la situazione che stiamo vivendo. Negli ultimi anni - spiegano - gli studenti e le studentesse si sono mobilitati in tutt'Italia contro i tagli al welfare e alla formazione pubblica, e contro chi, strumentalmente, giustifica con la crisi tali tagli».

10:30 - Mi sembra che il segretario generale della Cisl sia sull'orlo di una crisi di nervi». Così il leader della Cgil, Susanna Camusso, dalla piazza di Roma, replica al numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, che ieri ha definito lo sciopero generale, in questo momento di difficoltà per il Paese, «demenziale».

10:20 - Napoli, corteo aperto dai familiari dei lavoratori marittimi di Procida ancora sequestrati. A Genova circa 3 mila operai sono partiti in corteo dal terminal traghetti, il corteo si unirà ad una seconda manifestazione dell'impiego pubblico già partita da Brignole, alla quale partecipano circa 2 mila persone, per convergere in piazza De Ferrari, dove si terrà il comizio di Vera Lamonica, della segreteria nazionale della Cgil. Oltre 10 mila persone stanno manifestando invece a Firenze.

10:15 - «Lo sciopero non è mai irresponsabile ma è uno strumento di difesa delle condizioni dei lavoratori». Dichiara il leader della Cgil, Susanna Camusso da Roma.

10:10 - Sono già migliaia le persone che stanno sfilando a Torino. «Il vostro conto non lo paghiamo. Cambiate menù», è lo striscione che apre il corteo che da da piazza Vittorio proseguirà per via Po, piazza Castello, via Roma e piazza San Carlo, dove parleranno quattro delegati, ciascuno per Fiom, Spi, Filctem, Funzione pubblica e Danilo Barbi segretario nazionale Cgil che concluderà la manifestazione. Nell'ambito dell'iniziativa, inpiazza San Carlo sono stati allestiti 11 gazebo uno per ogni categoria nei quali i lavoratori e i pensionati illustreranno il loro lavoro per sottolinearne il valore. Alla manifestazione oltre a tutte le categorie della Cgil partecipano anche diverse forze politiche e il movimento No-Tav. Molti manifestanti sfilano con cartelli realizzati dai 'Giovani non più disposti a tuttò che ironizzano sui tagli previsti dalla manovra.

10:00 - È partito da piazza dei Cinquecento il corteo di Roma, a sfilare anche Susanna Camusso, Guglielmo Epifani e il segretario della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino. Tante le bandiere del sindacato e gli striscioni, su cui si legge «Abbattiamo il muro della crisi» e «Finanza irresponsabile, politica latitante».

9:30 - Sono partite in tutta Italia le 100 manifestazioni organizzatte dalla Cgil a sostegno dello sciopero generale, otto ore di braccia incrociate ed i trasporti fermi contro la manovra messa in campo dal governo che proprio oggi arriva in aula al Senato.

06-09-2011

Valentina Valentini
DirittiDistorti

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