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(10 Luglio 2012) Enzo Apicella

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Dichiarazione dell'Ufficio stampa riguardo alla "sforbiciata" del debito e conseguenze per il popolo

(3 Novembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in it.kke.gr

L'Unione europea della crisi e l'acuirsi delle contraddizioni sono un macello sociale per la classe operaia e i diritti popolari. La cosiddetta "sforbiciata" del 50% del debito significa per il popolo il rilancio di nuove misure draconiane, con il fine di coprire le perdite della plutocrazia e di recuperare il suo alto livello di redditività.

Porterà una nuova riduzione drastica dei salari, una nuova rapina sui fondi previdenziale con conseguenze drammatiche per le pensioni, gli accantonamenti e l'età pensionabile. La crisi, il debito, la bancarotta dello Stato, le barbariche misure antipopolari rappresentano la via a senso unico per il capitalismo e i partiti che lo servono, non per i lavoratori dipendenti e autonomi.

Le persone possono salvarsi dal vicolo cieco e dalla barbarie capitalista. C'è solo un percorso per il benessere del popolo, perché esso acquisti diritti sovrani e perché lo sviluppo del paese sia a suo vantaggio: la ricchezza deve diventare di proprietà del popolo con il potere popolare, deve attuarsi il disimpegno dall'Unione europea e l'annullamento unilaterale del debito verso i monopoli e gli stati imperialisti. Le previsioni del KKE sono state confermate, anche rispetto all'accordo del 21 luglio. Attraverso il memorandum e il programma di medio termine, il governo ha imposto sacrifici selvaggi sul popolo con la presunzione di evitare il fallimento.

La via d'uscita è oggi un'alleanza con il KKE, l'alleanza popolare e il contrattacco. Via il governo e i partiti della plutocrazia.

Sulle mobilitazioni e i cortei

L'Ufficio Stampa del CC del KKE in una dichiarazione rilasciata in occasione delle mobilitazioni popolari e le sfilate per l'anniversario al NO del popolo greco all'invasione italo-fascista del 1940: "Nei cortei di sabato 29/10 in ogni città, nelle sfilate nei quartieri popolari, la dimensione della rabbia popolare ha manifestato la sua opposizione alla linea politica del governo. L'opposizione si è espressa in molti e variegati modi. Attraverso manifestazioni di massa o con iniziative simboliche di opposizione da parte degli studenti della scuola che hanno preso parte agli eventi, nonostante il governo avesse "esentato" dalle sfilate quelle scuole che si erano mobilitate contro le sue politiche. La reazione popolare di massa non può essere denigrata, né stigmatizzata come l'attività di determinate cellule che non esprimono gli interessi popolari e operano contro di loro, per propri fini. E' una questione secondaria che la parata militare abbia o no avuto luogo a Salonicco, di fronte al dramma che stanno vivendo le persone e il peggio che governo-UE-plutocrazia stanno preparando per loro. La lotta popolare può diventare forte, efficace e vittoriosa solo se è saldamente radicata nelle fabbriche, nei quartieri popolari, formando una forte alleanza popolare che abbia il chiaro obiettivo di rovesciare la linea politica e il potere dei monopoli."

Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Partito Comunista di Grecia (KKE)

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