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(14 Novembre 2011)
Novembre 1969: il fermento dell’autunno caldo sta ormai attraversando l’Italia da diverse settimane, tanto nelle fabbriche quanto nelle scuole e nelle università.
A Bologna diversi istituti sono occupati e in molti altri gli studenti si stanno mobilitando per fare altrettanto; in questa situazione non mancano le prime operazioni repressive volte a contenere la diffusione del movimento: nella notte del 12 Novembre il Liceo Fermi viene violentemente sgomberato dalla polizia e due studenti vengono arrestati per violenza ed oltraggio.
Per il 14 viene quindi indetta una giornata di mobilitazione per chiederne l’immediata liberazione; all’appello rispondono più di cinquemila studenti che si radunano di fronte a diverse scuole incitando i propri compagni ad impedire il regolare svolgimento delle lezioni fino a quando i due liceali non verranno rilasciati.
Dopodiché, gli studenti si radunano per muoversi in corteo e raggiungono l’istituto tecnico “Pacinotti” con l’intento di occuparlo.
Arrivati sul posto, però, trovano l’ingresso sbarrato dalla polizia: in breve si arriva allo scontro e il fronteggiamento con le forze dell’ordine prosegue per diverse ore con lancio di oggetti da una parte e massiccio uso di lacrimogeni dall’altra.
A fine giornata i fermati sono 60, 38 studenti e 22 studentesse, che vengono interrogati e rilasciati in serata.
Nel frattempo in tutte le scuole della città si svolgono assemblee e riunioni per confrontarsi su come proseguire la mobilitazione; negli stessi giorni a Torino, Milano, Pisa e in molte altre città italiane le
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