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(11 Dicembre 2011)
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Mila Pernice 11/12/2011 - Il presidente del Consiglio Mario Monti incontrerà Angela Merkel e Nicolas Sarkozy a Roma a metà gennaio. E' quanto sarebbe emerso, secondo alcune fonti, dal summit europeo di Bruxelles. Il vertice trilaterale segue quello del 24 novembre a Strasburgo. Stavolta la cancelliera tedesca e il presidente francese saranno in Italia per discutere delle misure anticrisi e dei “rischi per l'eurozona”. Intanto i sindacati conflittuali sono già al lavoro per la convocazione di uno sciopero generale proprio nel mese di gennaio, per respingere i diktat dell'Unione Europea e per cacciare il Governo Monti.
“L’andamento della discussione in Parlamento, – affermano i sindacati in una nota - la rigidità con cui i ministri del governo Monti respingono ogni proposta di cambiamento di prospettiva nella definizione della manovra economica, spiegano meglio di tante chiacchiere le vere intenzioni del governo dei banchieri: procedere nel progetto di salvare le bache e far pagare la crisi ai lavoratori. Mentre i leader europei pensano già a come ridisegnare nuovi Trattati che rendano ancora meno sovrani i singoli Stati dell’Eurozona, le previsioni per il futuro dei lavoratori italiani si fanno ogni giorno più nere.
Cgil, Cisl e Uil invece di chiamare i lavoratori alla lotta per cacciare questo governo e per l’uscita dall’Unione Europea, indicono scioperi per sostenere la loro richiesta di accreditamento presso il governo che ha proceduto a definire la manovra senza il loro preventivo consenso. Intanto i Padroni, che plaudono alla manovra che non solo non li tocca, ma assegna loro miliardi di euro con la scusa dello sviluppo, sostengono il tentativo di Marchionne di fare da apripista nello smantellamento del contratto nazionale e delle tutele dei lavoratori conquistate con anni di lotte”.
Il sindacalismo conflittuale, indipendente e di base, per lunedì 12 ha indetto lo sciopero nazionale dei lavoratori metalmeccanici e il 15 dicembre scenderà in piazza nelle maggiori città italiane con manifestazioni, presidi, sit in, flash mob, in vista dello sciopero generale di gennaio quando dai posti di lavoro, dai movimenti sociali, dalle piazze, la parola d'ordine sarà, ancora una volta, “Noi non ci stiamo”!
Radio Città Aperta - Roma
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