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Grecia, ultimatum il 13 febbraio

(7 Febbraio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

E' questione di ore e poi conosceremo il destino della Grecia, paese euro ricco di storia e cultura che forse non apparterrà più alla vecchia Europa, almeno economicamente.
L'Ue incalza il Paese ellenico: il tempo è scaduto, riforme o default. Senza un accordo, per il quale tornano a riunirsi oggi governo e partiti, la troika Ue-Bce-Fmi non darà infatti il via libera ai nuovi aiuti da 130 miliardi. E il nuovo sciopero generale di 24 ore ad Atene non semplificherà le trattative. A Berlino oggi si terrà il discorso della cancelliera Merkel sul futuro dell'Europa.

La troika Ue-Bce-Fmi non chiede più austerità ma solo l'applicazione di un programma di tagli già deciso, perché al momento i greci sono in ritardo su privatizzazioni e riforme. Senza un nuovo aiuto economico la Grecia rischia il default in marzo (il 20), quando verranno a scadenza bond per 14,4 miliardi.
Il Paese sta negoziando da diverse settimane anche la ristrutturazione del debito con le banche e mira a ricevere una riduzione dell'esposizione di circa 100 miliardi di euro. Una prima concessione da parte del premier Papademos sulle misure imposte dalla troika Ue-Bce-Fmi per ottenere gli aiuti riguarda il pubblico impiego. Secondo l'Associated Press, la coalizione di governo greca avrebbe accettato di ridurre la forza lavoro del settore pubblico di 15mila unità nel corso del 2012, come richiesto dai creditori internazionali.
Finora però la promessa del ministro dell'Economia Evangelos Venizelos di chiudere entro domenica il negoziato sul debito non è stata mantenuta. Trattative anche ieri che però non hanno portato a nulla, sia appunto quelle con i creditori internazionali (Bce, Fmi, Commissione europea), sia quelle con i leader di maggioranza e cioè George papandreou per il Partito socialista, Antonis Samaras per il centrodestra e George Karatzaferis per l'estrema destra.
La Bce ha in cassa circa 45 miliardi di titoli greci e Atene le chiede di accollarsi una parte delle perdite. Al 13 febbraio è stato fissato l'ultimo termine tecnico per evitare la bancarotta. Le richieste molto dure hanno provocato una valanga di “no". I sindacati di Atene parlano di “ricetta mortale” dell'austerità perché propizierebbe sempre di più la recessione. Se ci sarà salvezza, sarà sul filo del rasoio e comunque un dramma per i cittadini greci.

07-02-2012

Antonella De Biasi
DirittiDistorti

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