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(15 Marzo 2012)
I lavoratori si mobilitano non solo per le proprie condizioni di lavoro ma anche sui beni comuni e sul sociale.
La Pedemontana è un'altra delle famose grandi opere di cui è costellato il nostro paese; tav, ponte sullo stretto, expo di Milano, f35 e Dal Molin per le spese militari, ecc
Grandi opere che comportano la distruzione del territorio e che fanno sicuramente felici i costruttori ma scarso se non nullo vantaggio per i cittadini.
La Pedemontana che vogliono costruire parte da Brendola, va in Valle Agno fino a Castelgomberto, con galleria giunge a Malo, poi Villaverla e affianca la Gasparona fino a Bassano per poi proseguire fino a Spresiano.
L’opera in sé è devastante e non utilizza tratti stradali già esistenti e soprattutto nel tratto vicentino l'opera è assolutamente inutile; abbiamo già l'autostrada Valdastico e la Gasparona: bastano ammodernamenti dell'esistente per andare incontro alle esigenze di traffico.
La Pedemontana serve sopratutto per quello delle merci; perchè si hanno ancora in mente 2 corridoi che dal Portogallo vanno in Russia; uno ferroviario, tav, e uno stradale: così avremmo le merci che per essere consumate avranno alti costi di trasporto e alti costi di inquinamento a tutto svantaggio della agricoltura locale.
la Pedemontana se costruita sarà a pagamentto, per cui poco utile alla mobilità locale.
Costa milioni di euro che vengono sottratti ad altri interventi sociali, e ambientali sicuramente più utili: sanità scuola, mobilità alternativa, trasporto pubblico e collettivo, trasporto merci su rotaia o su mare, fonti rinnovabili, ecc..
Sempre inerente alla mobilità siamo contrari pure al prolungamento della valdastico in quanto a nord esiste già la Valsugana (anche qui basterebbero pochi interventi ) e a sud già con la tangenziale di Padova dove è possibile muoversi bene.
Non vogliamo neppure la tangenziale militare che vogliono costruire tra il Dal Molin e La Caserma Ederle. la definiamo militare perchè in realtà serve allo spostamento delle truppe USA: altro che compensazione rispetto alla occupazione militare che subisce Vicenza.
A FRONTE DI UNA CRISI ECONOMICA RECESSIVA CHE MIETE VITTIME TRA I LAVORATORI, CHE PRODUCE POVERTA', LA SOLUZIONE "CAPITALISTA" PREVEDE LENZUOLATE DI ASFALTO E DEVASTAZIONE AMBIENTALE, PREVEDE GRANDI OPERE CHE PORTANO UN SACCO DI SOLDI ( per ottenerli esagerano anche i percorsi da costruire) E OCCUPAZIONE LIMITATA E TEMPORANEA, PREVEDE INFILTRAZIONI MALAVITOSE, RICICLAGGGIO DI SOLDI E SOSTANZE TOSSICHE. E DI SOLITO QUALCHE BUSTARELLA.
Queste grandi opere; tutte a pagamento per i cittadini, sono un debito ulteriore per le nostre tasche; non servono e non le vogliamo pagare.
Vogliamo una mobilità che rispetti il territorio e non la privatizzazione dei trasporti pubblici collettivi.
Vogliamo occupazione buona che veda la salvaguardia del territorio e non la sua distruzione.
Vogliamo lavoro e reddito per tutti.
UNIONE SINDACALE DI BASE
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