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(27 Giugno 2011) Enzo Apicella

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Il tesoro di Napoli: a' munnezza

da evaristo giugno luglio 2004 - pubblicazione autogestita dal Circolo "Nestor Cerpa Cartolini" A.O. "V.Monaldi" Napoli

(6 Giugno 2004)

Da bambino spesso mi sentivo dire "studia se no vai a fare o' spazzin' ! Questa frase mi dava fastidio, però non più di tanto perché proprio il padre del mio più caro amico faceva proprio questo mestiere ed era molto felice. Il papa ogni sera gli portava un giocattolo riciclato dalla monnezza e lui puntualmente me lo regalava. Certo i bambini pur non essendo operaisti non assorbono i vizi e i pregiudizi dei grandi vivono veramente alla giornata, Sarà per questo che l'incontro con persone che hanno fatto del mestiere la cernita dell'immondizia, un modo di andare avanti quasi naturale, mi sono sempre state simpatiche
Certo che molti anni fa molte erano le persone che facevano la cernita della monnezza il proprio mestiere , prima che i nomadi si prendessero l'esclusiva .
Ancora oggi non riesco a separarmi facilmente da oggetti e cose, non riesco a mettere da parte definitivamente nessun pantalone vecchio e lacero . Il vecchio secchio diventa un vaso per piante e penso che in un'angolo del mio cervello si dedica completamente solo al pensiero come posso utilizzare quello o quell'altro oggetto.
Oggi la monnezza ha avuto anch'essa una evidente trasformazione, è diventata enorme e incontrollata la plastica primeggia ovunque e senza fine, l'ecomafiosi prima di tutti hanno compreso che con questo andazzo si possono ricavare grossi interessi economici.
Che se la popolazione non si ravvede con iniziative forti come sono state praticate contro al riempimento delle Cave di Chiaiano oppure con le mobilitazione perpetrate dai cittadini di Scanzano.

La monnezza a Napoli è ,e sarà un'emergenza endemica, mettiamocela bene in testa!

Vi sono inadempienza gravi a tutti i livelli istituzionali e la conferma è la volontà dello strumento di commissariamento di deresponsabilizzare le amministrazioni regionali e Enti preposti e di aver puntato solo sulla realizzazione dei CDR i termodistruttori senza rafforzare la lotta alla criminalità ecomafiosa per una soluzione definitiva.
Il problema dei rifiuti a Napoli è senza dubbio è di difficile soluzione , le discariche sono tutte piene le amministrazioni non hanno avviato la raccolta differenziata l'unica soluzione per il commissario Catenaccio è l'inceneritore ma Neanche la realizzazione dei termodistruttori consentirebbe di uscire definitivamente dall'emergenza ( questo l' ho letto da più parte) Si potrebbe incenerire solo la piccola parte di rifiuti solidi urbani trasformata in CDR (20-30%), ma il CDR è di pessima qualità perché fortemente contaminato dall'organico e da altri rifiuti anche pericolosi (con problemi di emissioni pericolose). Il fatto di trattare praticamente la totalità dei rifiuti negli impianti CDR produce una quantità enorme di altri rifiuti (FOS contaminato, sovvalli, rottami ferrosi), da conferire esclusivamente in discariche. Quello che ho sicuramente compreso bene e che quindi la politica del Commissariato non ci ha nemmeno liberato dalle discariche, anzi bisognerà individuarne di nuove con probabili ulteriori sollevazioni popolari.
Acerra sarà utilizzata come gabinetto di Napoli e sarà un grande spreco di soldi del contribuente. Denaro speso per comprare macchinari costosi sottratto alla comunità, invece di essere impiegato per creare posti di lavoro.
Investire fortemente sulla raccolta differenziata,rivolta al riciclaggio della materia
.invece il commissario si è limitato a gestire l'ordinaria emergenza nel trasferimento costoso delle cosiddette ecoballe fuori regione. Il commissario ha stilato un contratto co la FIBE (azienda affidataria della realizzazione degli impianti CDR e dei TERMODISTRUTTORI CONSOCIATA fiat)Per realizzare il ciclo integrato dei rifiuti " ma la raccolta differenziata non rientra affatto nel contratto , ,La FIBE non ha nessun interesse a promuovere la differenziata perché viene pagata dai Comuni per ogni Kg conferito ai CDR.
Quindi è utile dire che se tutti i rifiuti vanno al CDR ,la FIBE guadagna molto di più di quando guadagnerebbe se i suoi impianti tratassero prodotti a valle della raccolta differenziata. Ci sono già delle società in Europa che recuperano i materiali, distruggendo solo il 5% e riutilizzandone il 95%, e questo fa risparmiare alle stesse industrie milioni di dollari. E' una situazione vincente.e un tesoro che non possiamo farci defraudare

LELLO SALINAS

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