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Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

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    (Licenziamenti politici)

    Rovereto: continua la persecuzione contro Petru Dragus

    Ma il fuorilegge Arcese sarà battuto!

    (17 Luglio 2004)

    Il 1° Luglio il giudice del Lavoro di Rovereto con ordinanza esecutiva annulla il licenziamento di Petru Dragus, camionista e rappresentante sindacale della Confederazione Cbas, imponendo all'Arcese Trasporti Spa la sua immediata riassunzione e il pagamento degli arretrati spettatigli dal 10 Maggio (data del licenziamento).

    Petru è conosciutissimo in tutta la zona per la sua intransigente battaglia nei confronti dell'Arcese Spa, una delle ditte più importanti di autotrasporto che ha fatto fortuna e profitto sul super sfruttamento dei dipendenti. Tutte le assunzioni sono ormai a tempo determinato, è stato introdotto il cottimo, gli autisti vengono pagati a chilometro, sono tartassati continuamente da multe e provvedimenti disciplinari fino al licenziamento, sono soggetti a orari schiavistici e costretti a viaggiare con fogli di ferie falsi e doppi cronotachigrafi, sottoposti ad uno stress pesantissimo che provoca l'incremento di incidenti spesso mortali. Il tutto con la sudditanza e il silenzio complice di CGIL-CISL-UIL.

    Ma l'arroganza del padrone Arcese non può tollerare che Petru e la sua strenua resistenza allo sfruttamento e alle prevaricazioni siano diventati un simbolo e un esempio per gli altri lavoratori e che la legittimità della sua lotta sia riconosciuta anche dal tribunale.

    Per questo Eleuterio Arcese, ritenendosi al di sopra della legge e calpestando ogni diritto, si rifiuta di far rientrare Petru al suo posto di lavoro, comminandogli, il 5 Luglio, del tutto arbitrariamente cinque giorni di sospensione a cui ne ha aggiunti altri cinque il 12 Luglio.

    Le angherie e la persecuzione che stà subendo Petru non costituiscono un caso isolato, poiché anche nella sede torinese di Arcese altri arbitrari provvedimenti disciplinari, fino al licenziamento, colpiscono gli autisti.

    Arcese ritiene che i lavoratori siano delle merci, da consumare e buttare via, non sopporta che ci sia chi ha il coraggio di alzare la testa e rivendicare i propri diritti.

    Ma il padrone delle ferriere Arcese sbaglia i suoi conti: la corenza e la dignità di Petru suscita sempre maggiri simpatie tra gli altri camionisti che si stanno organizzando collettivamente per costruire vertenze e battaglie sindacali e legali per l'affermazione dei diritti negati da parte di Arcese.

    In lotta petru e gli altri lavoratori non sono soli. La Confederazione Cobas è incondizionatamente al loro fianco.

    Arcese sarà costretto ad abbassare la cresta.

    COBAS DEL LAVORO PRIVATO
    Aderente alla Confederazione Cobas

    Fonte

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