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Carbosulcis. Nuraxi Figus non chiude a dicembre

(1 Settembre 2012)

carbodeterminat

Con la determinazione e un po' di rumore si ottiene qualcosa. Il ministro Passera costretto a prendere in esame il progetto di prosecuzione dell'attività della miniera. La miniera carbosulcis non cesserà l'attività alla fine di quest'anno. Questa la decisione che è emersa al termine di una riunione al ministero dello sviluppo economico presieduta dal ministro Corrado Passera e resa nota in forma ufficiale dallo stesso ministero.

Naturalmente ciò non significa che cìè un progetto di continuità dell'attività a Nuraxi Figus, ma indubbiamente è una mossa che “concede tempo” per trovare soluzioni.

Riguardo alla miniera e al polo tecnologico del carbone pulito, si legge nella nota del ministero, «si è deciso di rivedere il progetto per aggiornarlo e renderlo compatibile con le migliori tecnologie ed economicamente sostenibile. A tal fine si è deciso di proporre al parlamento la proroga della scadenza prevista dalla legge 99 del 2009 per il bando di affidamento della relativa concessione.

A Nuraxi Figus intanto prosegue ad oltranza la protesta dei minatori che trascorreranno la sesta notte nei pozzi occupati a meno 373 metri. Intanto i minatori cercano di “blindare” la miniera. Ieri è stato saldato il cancello che consente l'accesso di macchine e mezzi pesanti nel sottosuolo. Ora a -373 si arriva solo con l'ascensore.

Un atto che assegna ai minatori in occupazione il pieno controllo dei pozzi. È stato chiuso il secondo punto ingresso e uscita alla miniera occupata da domenica notte. «Da questo momento, chi sta sotto - ha spiegato Giancarlo Sau, delegato Rsu, a fine operazione - ha il controllo dei pozzi. In profondità si arriva solo con la 'gabbia'. Visti i colpi di testa che ci sono stati in questi giorni, la miniera viene ora presidiata al 100% per evitare che il nervosismo possa portare a un gesto folle».

Stefano Meletti, l'operaio-sindacalista rientrato oggi in miniera dopo che si era ferito ad un avambraccio con un coltello, ha puntato il dito contro il sottosegretario De Vincenti che ieri aveva dichiarato che «non sta scritto da nessuna parte che la miniera debba chiudere il 31 dicembre» ma ribadendo che il progetto integrato «non è economicamente sostenibile». «Ci deve dire - ha replicato Meletti - come possiamo restare aperti se il progetto non va avanti. Vogliamo che il governo prenda una posizione precisa, ci stiamo stancando».

Redazione Contropiano

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