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(15 Ottobre 2012) Enzo Apicella

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(Palestina occupata)

A Gaza è guerra aperta
In vista una nuova occupazione

(15 Novembre 2012)


Dopo l'uccisione del capo militare di Hamas, gli israeliani bombardano senza sosta e preparano un'offensiva anche terrestre. Già tredici morti (quasi tutti civili, anche diversi bambini) e oltre cento feriti da parte palestinese. Le milizie di Hamas reagiscono con i razzi, tre persone uccise nella città israeliana di Kreat Mlakhi. Usa schierati con Israele.

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E' ormai guerra aperta in Medio Oriente sul fronte di Gaza: l'offensiva "Pilastro della difesa", scatenata dalle forze israeliane, va avanti senza sosta facendo strage di civili, e i palestinesi dalla Striscia reagiscono con una pioggia di razzi. Pesantissimo il bilancio, e tragiche le prospettive: finora i morti fra i palestinesi sono 13, tra cui diversi bambini, più un centinaio almeno di feriti; e tre morti si contano anche tra i civili israeliani, vittime di un razzo che stamani ha colpito un edificio di 4 piani nella cittadina di Kreat Mlakhi, a circa 25 km a nord di Gaza.
I molteplici attacchi militari israeliani sono stati lanciati da droni, elicotteri apaches, caccia F16 e navi militari. Le navi da guerra israeliane sono entrate nel mare di Gaza e si sono posizionate vicino alla costa, sparando verso terra. Verso le ore 20, le forze navali israeliane hanno sparato tra i 12 e i 15 colpi di artiglieria verso la base navale di Hamas a nord ovest del campo rifugiati di Shati a Gaza City. In una conferenza stampa tenuta ieri il ministro della difesa israeliano, Ehud Barak, ha dichiarato: “Le provocazioni che abbiamo subito e il lancio dei razzi verso gli insediamenti nel sud di Israele ci hanno costretto a intraprendere quest’azione. Voglio che sia chiaro che i cittadini israeliani non ne subiranno le conseguenze. L’obiettivo è di fermare i razzi e danneggiare l’organizzazione di Hamas”. Nonostante ciò, la maggior parte delle vittime di questo attacco sono state civili. La popolazione di Gaza si è rifugiata nelle case e il personale della maggior parte delle organizzazioni internazionali è sotto coprifuoco.Tra le 13 vittime palestinesi come detto ci sono tre bambini (di 7 anni, 3 anni e undici mesi), una donna incinta e 8 adolescenti. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu, riunitosi nella notte, ha chiesto lo stop delle violenze, ma non ha preso alcuna decisione, mentre cresce il timore che Israele possa lanciare un’offensiva di terra su larga scala, paura alimentata dal lancio di volantini nel Nord della Striscia da parte dell’esercito israeliano che annunciavano un’imminente invasione via terra dell’area. Gli aerei con la stella di David hanno bombardato un centinaio di postazioni per il lancio di razzi di medio e lungo raggio. Ma le milizie palestinesi, le brigate al-Khassam, hanno continuato a lanciare proiettili per tutta la notte: quasi 115 i razzi lanciati dopo l'uccisione del capo militare di Hamas, Ajmed Jabari (oltre la metà dei quali intercettati dal sistema di scudo missilistico Iron Dome). Il governo israeliano, che minaccia di estendere ulteriormente l'operazione a Gaza, ha già concesso ai militari l'autorizzazione preliminare per richiamare in servizio le truppe della riserva, che costituiscono il grosso delle forze armate israeliane.
Da Washington, l'amministrazione Obama ha già dichiarato che "Israele ha il diritto di difendersi", senza entrare nel merito di quanto sta accadendo sul terreno. L'Egitto invece richiama il proprio ambasciatore a Gerusalemme.

Il Manifesto

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